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12:41 pm, 17 Novembre 22 calendario

Traffico di migranti: scafisti dalla Sicilia alla Tunisia

Di: Redazione Metronews
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Traffico di migranti: scafisti dalla Sicilia alla Tunisia.Migranti come pacchi, di cui disfarsi nel caso in cui qualcosa andasse storto. E’ il quadro che emergerebbe dall’operazione ‘Mare aperto’ condotta dalla Polizia di Stato di Caltanissetta, che ha consentito di smantellare un’associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Dei 18 destinatari delle misure cautelari disposte dal gip, 12 sono stati catturati, mentre 6 sono tuttora irreperibili poiché probabilmente all’estero.

Traffico di migranti: scafisti dalla Sicilia alla Tunisia

Il gruppo criminale avrebbe organizzato i viaggi sull’asse Tunisia-Sicilia. In particolare, le imbarcazioni degli scafisti sarebbero partite dal porto di Gela o dalle coste dell’Agrigentino per raggiungere la Tunisia e far immediato rientro con il ‘carico’ di migranti. “L’operazione ha permesso di fare luce sull’esistenza di un’organizzazione criminale transnazionale che operava su due Paesi, Italia e Tunisia. Un’associazione, la prima del genere scoperta sul nostro territorio, in cui i promotori e i capi erano insieme italiani e tunisini, in un rapporto di pari livello”. A dirlo all’Adnkronos è il capo della Squadra mobile di Caltanissetta, il vice questore aggiunto, Antonino Ciavola, dopo il blitz che ha smantellato l’associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

“Se qualcosa va storto gettateli in mare”

Piccole imbarcazioni, munite di potenti motori fuoribordo, condotte da esperti scafisti si muovevano tra le città tunisine di Al Haouaria, Dar Allouche e Korba e le province di Caltanissetta, Trapani e Agrigento: in meno di quattro ore trasportavano dalle 10 alle 30 persone per volta, e se qualcosa andava storto i migranti potevano essere gettati in mare.

Le indagini della Squadra mobile

Condotta sia con metodi tradizionali sia attraverso intercettazioni, l’indagine della squadra mobile di Caltanissetta che ha portato a 18 arresti per traffico di migranti tra la Sicilia e la Tunisia è partita dalla segnalazione di un pescatore di Gela, che il 21 febbraio 2019 all’imbocco del porto di Gela vide incagliarsi una barca in vetroresina di 10 metri con due motori da 200 cavalli. Si trattava, spiega la polizia, di un’imbarcazione rubata a Catania pochi giorni prima e che erano sbarcate decine di persone presumibilmente di origini nord africane. Da questo episodio si è risaliti a una ragnatela di affari i cui fili erano in mano a una coppia di tunisini, e le vittime i migranti, che sborsavano ciascuno fino a 5.000 euro a viaggio, con partenza dalla Tunisia e sottoposti a condizioni inumane e degradanti oltre che al rischio di perdere la vita.

 

17 Novembre 2022
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