Nazionale
11:00 pm, 16 Novembre 22 calendario
3 minuti di lettura lettura

Grifo si prende l’Italia: 3-1 all’Albania. Paura per Tonali

Di: Sergio Rizza
condividi

Ti aspetti la partita triste, tanto lontano è il Qatar. Invece è stata una partita vera. A Tirana, l’Italia ha battuto in amichevole l’Albania 3-1, con una grandissima prova di Vincenzo Grifo, panzer italo-tedesco autore di due gol ed elogiatissimo da Mancini a fine gara: «Straordinario». Paura per Tonali, per una brutta caduta: ha battuto testa e spalla, è stato portato via in barella ma per fortuna non ci sarebbe nulla di preoccupante. Il giocatore si è comunque sottoposto a esami.

Vincenzo Grifo (Lapresse)

Albania in vantaggio, poi esplodono Grifo e Di Lorenzo

Mancini rinnova gli schemi, schiera la difesa a tre e tre punte, in un “11” che è un mix sapiente di grande esperienza e sfacciata gioventù. Soprattutto quest’ultima. Più Gnonto, Chiesa, Miretti, Fagioli e il sedicenne Pafundi (Udinese) in panchina. L’infortunio di Tonali (gli subentra il granata Ricci) è l’unica nota stonata del primo tempo. Iniziato dai leoni albanesi di Edy Reja, bisogna dire, con grande fervore, e con un gol, quello di Ismajli su perfetto stacco di testa, davvero sorprendente e meritato. La situazione però è via via rimediata dalla crescente fiducia azzurra. Molto denso, anche se disordinato e impreciso, l’impegno di Zaniolo, intelligente e altruistica la “regia” in attacco di Raspadori, e impeccabile, soprattutto, l’italo-panzer Grifo: sue le palle più pericolose dal settore sinistro. Prima serve a Di Lorenzo, inseritosi velocemente nella difesa albanese, la palla dell’1-1 appena 4’ dopo il vantaggio dei padroni di casa; poi, al 25’, sfrutta un passaggio di Raspadori, bravissimo a rubare palla e a involarsi in contropiede, e prende in controtempo Berisha per il meritato 2-1. A questo punto il ritmo si fa più umano e gli azzurri sono in totale controllo. Prima del termine della frazione, da segnalare, oltre all’infortunio di Tonali, il palo pieno colto da Zaniolo, servito dal solito Raspadori.

Nella ripresa uno show di traverse e occasioni

La ripresa è scoppiettante. Due traverse: una di Grifo, dal limite, l’altra di Uzuni, da più lontano. Ritmi davvero alti, Meret costretto a stare molto attento e a intervenire a ripetizione, fiammate improvvise di agonismo e belle giocate, con un’Albania che non si accontenta affatto di recitare il ruolo della vittima sacrificale al cospetto di una “grande” e mette in risalto l’attivismo offensivo del subentrato Roshi. Si vedono anche contatti ruvidi e qualche accenno di scintilla. Al 62’, Uzuni prende un’altra traversa e sullo sviluppo Bonucci è costretto a salvare sulla linea il pallone teso di Lenjani. Un mezzo inferno. Meno male che ci pensa Grifo, ancora lui: timbra il 3-1 con una specie di rigore in movimento, dall’altezza del dischetto, sfruttando un invitante diagonale di Verratti. A un quarto d’ora dalla fine, due brividi: un sinistro tesissimo di Dimarco, su cross di Verratti (para Berisha) e, sul ribaltamento di fronte, intervento di Meret su Roshi che calciava a botta sicura. Poi Meret deve ripetersi su una rovesciata di Skuka sottomisura. Insomma, Albania mai doma. Mancini manda dentro, nel finale, Simone Pafundi, classe 2006. Finisce così.

Grifo con la maglia del Friburgo (Lapresse)

Mancini rassicura su Tonali ed elogia Grifo

Domenica, l’Austria. Mancini: «Sono stati bravi, hanno fatto una buona partita, cambiando anche sistema. Vincenzo è un ragazzo straordinario, non solo un bravissimo giocatore. Le qualità le ha, del resto: è l’italiano con più gol in Budesliga. Bene anche Zaniolo, al rientro dopo tanto tempo». Esulta anche Grifo: «Sta andando tutto bene, sono contento per me e per il grande supporto che mi danno i compagni».

16 Novembre 2022 ( modificato il 20 Novembre 2022 | 22:39 )
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo