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3:49 pm, 14 Novembre 22 calendario

La Cia mette in guardia Mosca sul nucleare in Ucraina

Di: Redazione Metronews
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Il direttore della Cia William Burns ha incontrato ad Ankara il capo dei servizi segreti russi Serghei Naryshkin per mettere in guardia Mosca contro il ricorso ad armi nucleari in Ucraina. Lo ha reso noto un portavoce della Casa Bianca.

La Cia, Mosca e il nucleare in Ucraina

“Siamo stati molto aperti sul fatto che abbiamo canali per comunicare con la Russia sulla gestione del rischio, in particolare del rischio nucleare e dei rischi per la stabilità strategica – ha detto alla Cnn un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca – Nell’ambito di questo impegno, Bill Burns si trova oggi ad Ankara per incontrare il suo omologo dell’intelligence russa”.

Il portavoce ha poi tenuto a chiarire che il direttore della Cia “non discuterà della soluzione della guerra in Ucraina. Sta trasmettendo un messaggio sulle conseguenze dell’uso di armi nucleari da parte della Russia e sui rischi di escalation per la stabilità strategica. Inoltre, solleverà il caso dei cittadini statunitensi detenuti ingiustamente”.

«Non si tratta di un negoziato, non si sta cercando una via d’uscita alla guerra in Ucraina. Con i russi siamo stati chiari sui rischi di una escalation, soprattutto nucleare», ha dichiarato un ufficiale della Casa Bianca, che ha preferito rimanere anonimo, ma ha aggiunto che con gli ucraini il dialogo c’era già stato. Il dialogo è poi andato avanti passando per i cittadini americani detenuti in Russia, tra cui la cestista Brittney Grinier, in carcere per essere stata trovata in aeroporto con dell’olio di canapa.

Si tratta del primo contatto tra i due Paesi dall’inizio della guerra e ancora una volta è la Turchia il luogo scelto per un dialogo sicuramente spinto dalle minacce di Vladimir Putin di far ricorso all’arsenale nucleare russo. Sul tema nucleare era già intervenuto Jake Sullivan. Il consigliere per la sicurezza nazionale americano ha aperto un canale con ufficiali russi con l’obiettivo di ridurre il rischio di ricorso al nucleare e tentare di dare nuovo impulso al trattato di non proliferazione nucleare rimasto lettera morta.

Un avvenimento che in ogni modo certifica il ruolo della Turchia non solo nella mediazione tra Russia e Ucraina, ma anche nel dialogo tra la Nato e il Cremlino. Ankara è il luogo in cui il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha dichiarato che un negoziato potrebbe essere possibile. Un’opzione che non dispiace neanche al leader russo Vladimir Putin, almeno a parole. Per il momento la capitale turca ha ospitato il dialogo sul nucleare, un passo per allontanare il mondo dalla minaccia di una catastrofe.

Il Cremlino conferma

L’incontro non è stato mai annunciato pubblicamente. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sollecitato in proposito durante il consueto briefing con la stampa non ha voluto nè confermare nè smentire la notizia. L’ultima volta che le delegazioni russa e americana si sono incontrate è stato a Ginevra il 10 gennaio di quest’anno, dunque prima della guerra, per colloqui sulle garanzie di sicurezza. Il quotidiano russo Kommersant fa notare che «proprio la mancanza di risultati nel processo negoziale a gennaio è stata spesso considerato un prerequisito per lo scoppio delle ostilità in Ucraina».
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha confermato alla Tass che si sono svolti ad Ankara oggi colloqui tra i capi delle intelligence russa e americana. Peskov ha sottolineato che l’iniziativa è stata di Washington.
14 Novembre 2022
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