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6:31 pm, 13 Novembre 22 calendario
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Dybala salva la Roma dalla figuraccia

Di: Redazione Metronews
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Un pari raggiunto per il rotto della cuffia, espulsioni e un oceano di fischi per la Roma impegnata col Torino nell’ultimo turno prima della sosta dei Mondiali. All’Olimpico José Mourinho cercava un riscatto, ma deve accontentarsi del pareggio strappato negli ultimi minuti grazie al gol di Matic che risponde a quello di Linetty. Un 1-1 che ha scatenato la contestazione della curva a fine partita, con Belotti costretto a scusarsi il rigore sbagliato nel recupero. Poco prima anche l’espulsione di Mourinho che, reduce da una settimana a nervi tesi, ha attaccato la conduzione di gara di Rapuano e l’arbitro alla fine lo ha buttato fuori. «Ha fatto bene, per quello che gli ho detto meritavo l’espulsione – le parole a fine gara del tecnico portoghese – poi mi sono scusato».

Unica nota positiva per i giallorossi il rientro di Dybala che in venti minuti mette in crisi un Torino che ha più di qualche rimpianto dopo aver retto fino a 60 secondi dal termine.

«Ci sono state due partite, una prima del 70′, una dopo. Negli ultimi venti minuti abbiamo creato di più di quanto abbiamo fatto nelle ultime quattro gare. Abbiamo determinate qualità, con dei limiti. Senza Dybala è tutto molto diverso per noi». Lo ha detto il tecnico della Roma a fine partita.

Il primo tempo era scivolato via senza particolari emozioni. Perché se i granata hanno un’occasione con Sanabria di testa dopo pochi minuti e un’altra con Miranchuk da fuori area, la Roma si rende pericolosa quasi esclusivamente su calcio d’angolo, fatta eccezione del tiro di Zaniolo al 20′ che finisce alto sopra la traversa. Da corner arriva l’occasione di Mancini di testa che spaventa Milinkovic e il rigore assegnato al 24′ da Rapuano per un fallo di braccio di Ricci. Penalty poi tolto con il Var perché il difensore granata colpisce prima di testa mandandosi poi il pallone sulla mano. Nulla di fatto dunque e risultato che all’intervallo resta di 0-0. Ma Juric già alla mezz’ora decide di togliere Vojvoda per Singo per scelta tecnica.

Nicclò Zaniolo al tiro al 20° del primo tempo

Cambia anche Mourinho alla ripresa con El Shaarawy che prende il posto di Volpato e dopo neanche cinque minuti ha sul destro il tiro dell’1-0, murato bene da Djidji. Il gol, però, lo trova prima il Torino con una bella giocata di Singo che in area pesca Linetty, bravo a staccare tra Smalling e Mancini per dare la frustata di testa che batte Rui Patricio.

Pioggia di fischi per Abraham

Ecco allora che Mourinho manda a scaldare Dybala per ravvivare un Olimpico frustrato dalla prestazione dei giallorossi. Al momento del cambio con Abraham, infatti, è una pioggia di fischi per l’inglese, mentre contestualmente fa il suo esordio in campo anche il giovane Tahirovic. Il finale però, vede prima l’espulsione di Mourinho, che va faccia a faccia con Rapuano, per una gestione, secondo lo Special One, scorretta dei cartellini.

Ma il protagonista è Dybala che prima si guadagna il rigore che successivamente sbaglia Belotti, mentre a un minuto dal termine dalla sua traversa nasce il gol di Matic. Al triplice fischio è solo 1-1 e nulla impedisce ai tifosi di fischiare la squadra prima del rientro negli spogliatoi.

Karsdorp già in vacanza

Capitolo Karsdorp: il calciatore non è stato convocato da Mourinho dopo lo sfogo di mercoledì al Mapei Stadium e in mattinata ha preso un volo con la famiglia per tornare in Olanda non presentandosi nemmeno all’Olimpico. Ora è tempo di trovare una soluzione e ce ne sarà abbastanza vista la sosta mondiale, ma la decisione sembra già presa con l’addio a gennaio dell’olandese.

Dybala: «Belotti si sentiva di calciare il rigore, nessun problema»

«Karsdorp? Non ero presente quando è successo, non ho vissuto l’episodio. Ho parlato poi con i miei compagni ma tante cose rimangono negli spogliatoi. Noi dobbiamo rimanere uniti e saremo vicini a qualsiasi giocatore, anche a chi è criticato e non fa bene», ha detto, a Dazn, Paulo Dybala,  «L’affetto della gente è sempre stato incredibile qui a Roma, dal primo giorno. Avevo tanta voglia di giocare, ho lavorato per esserci, a prescindere dalla convocazione per il Mondiale». E sul rigore ha aggiunto: «Non c’era una gerarchia, a volte è questione di istanti per decidere. Belotti si sentiva di calciarlo e per me non c’era problema. Lui ha fatto tantissimi gol, ha la porta in testa. Chiunque avrebbe potuto sbagliarlo».

13 Novembre 2022
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