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12:17 am, 10 Novembre 22 calendario

Pensioni, ipotesi Quota 41 e 62 anni. Reddito via dopo una proposta rifiutata

Di: Redazione Metronews
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“In questo momento dobbiamo lavorare sulle ipotesi esistenti”. Ad affermarlo il ministro del Lavoro, Marina Calderone.

Ipotesi quota 41 con 62 o 63 anni

“Opzione donna e l’ape sociale sono per il Governo da riconfermare e poi quota 41 non può essere solo un 41 secco quindi e solo esclusivamente 41 anni di contributi ma invece può essere un punto di partenza di un ragionamento che però contempli anche un collegamento a un gate di uscita che è l’età”: “realisticamente” l’età “può essere intorno ai 62-63 anni come ipotesi di lavoro però ci potrebbe essere un ragionamento sui 61″ e “quello solo per un anno in attesa di una riforma strutturale che vada anche a interessare la previdenza complementare”.

Per il ministro serve una riforma di sistema sulle pensioni: “credo che se vogliamo guardare al tema e non solo esclusivamente in chiave di uscita dal mondo di lavoro ma che e cosa sarà in futura la spesa pensionistica e cosa saranno le pensioni dei nostri figli e dei nipoti questo tema. Temi che ci dobbiamo porre”, aggiunge Calderone.

Reddito di cittadinanza via con un rifiuto

“Se l’offerta di lavoro sarà congrua non penso che si possa rifiutare” e nel caso si rischierebbe di perdere il Reddito di Cittadinanza. “Un’offerta congrua tiene conto della tipologia del rapporto del lavoro, della distanza dal punto di residenza e dalle condizioni per gestire questa attività”, spiega il ministro.

«I navigator sono dei lavoratori e come tali assolutamente vanno rispettati. Qui dobbiamo chiarirci sul fatto che in questo momento abbiamo un problema legato al fatto che non ha funzionato la parte del Reddito di Cittadinanza che aveva come tema l’accompagnamento al lavoro. Questo credo sia un dato di fatto inconfutabile». Sul futuro dei navigator, ha aggiunto, «credo che la soluzione non sia quella di perpetuare il precariato di Stato, i contratti sono cessati il 31 di ottobre e va anche detto che erano contratti di lavoro parasubordinato e non contratti di lavoro stabili». «Dobbiamo ritarare la macchina, dobbiamo aggiornarla e tenere conto del fatto che nell’arco di 6 mesi noi dobbiamo far partire tutta quella che è la procedura di formazione e riqualificazione di questi soggetti», ha concluso.

10 Novembre 2022
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