Milano
4:07 pm, 10 Novembre 22 calendario
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Genovese: nuove accuse di stupro e pedopornografia

Di: Redazione Metronews
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Nuove accuse e un altro possibile processo in vista per Alberto Genovese, l’ex imprenditore del web, già condannato a 8 anni e 4 mesi per due casi di brutali violenze su due modelle, avvenute a Milano e Ibiza. A inguaiare nuovamente Genovese le accuse contenute nell’inchiesta “bis”, chiusa ieri dalla Procura di Milano, mosse da altre due ragazze, una delle quali è una modella 22enne. «Questi ricordi mi provocano difficoltà a dormire e altresì un grande senso di soffocamento», «mi risvegliavo semicosciente e ricoperta di graffi e lividi», ha messo a verbale la ragazza vittima di presunti abusi sessuali, perpetrati sempre con uso di droghe.

La procura è convinta di aver raccolto provi sufficienti per questo secondo filone di indagini e si appresta a chiedere il processo per Genovese e per la sua ex fidanzata, accusata di intralcio alla giustizia. I pm contestano lo stesso reato anche all’ex braccio destro di Genovese, Daniele Leali, che risponde anche di cessione di droga negli ormai noti festini di Terrazza Sentimento. L’ex fondatore di start up digitali è inoltre accusato di detenzione di materiale pedopornografico per alcuni file con immagini e video trovati nei suoi dispositivi che hanno per protagonisti minorenni.

Alberto Genovese in tribunale dopo la sentenza di condanna

La 22 “fidanzata” di Genovese

La 22enne, che ha raccontato anche di aver avuto una relazione per un periodo con Genovese, riguardo a presunte violenze avvenute tra settembre e ottobre 2020 (anche pochi giorni prima della festa in cui avrebbe subito abusi la prima vittima accertata), ha messo a verbale di essersi risvegliata un giorno «totalmente disorientata», senza «alcun ricordo di quanto successo nella notte». E di aver guardato il cellulare ed essersi resa conto «che erano passate più di 24 ore dal momento in cui» era entrata nella stanza di Genovese. In un altro caso, sempre secondo i suoi verbali, «sono stata assente 36 ore da casa, mentre nella mia mente pensavo che fosse solo una sera».  

Cinque «ipotesi di violenza sessuale sulla 22enne, contestate a Genovese «talvolta con la collaborazione» dell’ex fidanzata, erano già finite al vaglio del gip Tommaso Perna che per quei fatti (e per presunti abusi anche su un’altra ragazza), però, non aveva disposto la misura cautelare. Aveva evidenziato, infatti, contraddizioni in alcune dichiarazioni della giovane, spiegando che la credibilità delle sue versioni «intrinseca ed estrinseca risulta allo stato fortemente compromessa».

Sui presunti abusi ai danni della 22enne perpetrati il 6 ottobre 2020 i pm hanno scritto, in particolare, che i filmati mostrano la ragazza «succube della forte influenza che Alberto esercitava su di lei». E ancora: «lo stato di alterazione della memoria e di sedazione, prodotto dalle sostanze stupefacenti somministrategli, anche contro la sua volontà – spiegano – non ha consentito alla vittima di ricordare o percepire le sevizie subite e lo stato di immobilizzazione a cui era costretta». Agli atti ci sono anche i filmati effettuati «direttamente dal Genovese con il proprio telefono».

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10 Novembre 2022
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