Milano
3:38 pm, 9 Novembre 22 calendario
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Scuola Vivavio, genitori lasciati fuori dal cantiere

Di: Redazione Metronews
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Si riapre lo scontro sulla Scuola di Via Vivaio, la scuola media specializzata nella gestione dei ragazzi con disabilità. Oggi un gruppo di genitori, da un anno in conflitto con Palazzo Marino per il trasferimento dalla sede di via Vivaio alla nuova sede di via D’Annunzio 15 previsto per gennaio 2023, si è riunito in protesta davanti alla futura scuola. L’occasione era un sopralluogo della Commissione consiliare Educazione-Food Policy per controllare lo stato di avanzamento dei lavori, sopralluogo al quale hanno partecipato anche il vice-sindaco Anna Scavuzzo e i giornalisti, ma non i genitori, che  non sono stati ammessi per “motivi di sicurezza” legati al cantiere, partito lo scorso maggio.

I genitori della Vivavio: «Nuova sede inadeguata»

«Questo è un immobile che la scuola ritiene non essere adatto al tipo di progetto formativo erogato», spiega Stefano, genitore e consigliere d’istituto, «Non è adatto, anche al netto dei lavori di ristrutturazione, per ospitare un 40% di ragazzi con disabilità. Per molto tempo abbiamo cercato di interloquire adeguatamente con Scavuzzo, ma oggi non siamo neanche potuti entrare per valutare gli spazi dove dovranno stare i nostri figli».

Era presente al presidio anche la ex preside della scuola Vivaio, Lucia Corradini, che a settembre è stata trasferita e ha presentato un ricorso – la cui udienza nel merito avverrà a gennaio – per essere reinserita: «Sono qui perché credo nel progetto educativo della Vivaio e così non può essere portato avanti. Io continuerò ad appoggiare le famiglie. Il nuovo preside non conosce il progetto educativo come lo conosco io, per questo ritenevo fosse più opportuno che fossi io a dirigere l’istituto», ha detto.

Scavuzzo: «Insostenibile l’affitto da 700 mila euro»

«Accolgo le critiche laddove possono essere costruttive e migliorare il progetto», ha invece commentato la vicesindaco e assessore Anna Scavuzzo – . «L’abbiamo fatto più volte in questi mesi, ascoltando i desiderata delle famiglie sui laboratori, sul posizionamento. Ci siamo spesi in modo ragguardevole per migliorarlo. Inizialmente avevamo pensato di dedicare solo una parte dell’edificio alla scuola, invece, a seguito alle interlocuzioni abbiamo valutato di fare il cosiddetto cielo-terra, quindi dal terzo piano fino al pian terreno. Abbiamo dovuto aggiungere delle altre modifiche e la pianificazione dell’inserimento dei bambini è slittata dallo scorso settembre al prossimo gennaio. Entreranno, ovviamente solo quando sarà tutto a posto».

«Ovviamente», ha aggiunto Scavuzzo, « sono tempi indicativi. In questo momento difficile, tutto dipende dalla consegna dei materiali edilizi. Noi, per adesso, sulla parte edilizia siamo in linea con quelli che erano i programmi, stiamo facendo più fatica sulla parte impianti. Avremo il cronoprogramma aggiornato quando a metà novembre faremo lo stato di avanzamento dei lavori. Le planimetrie sono state consegnate». La vicesindaco ha spiegato che l’affitto che il Comune pagava per far rimanere la scuola all’istituto dei Ciechi di via Vivaio «era di circa 700 mila euro l’anno, mentre per la ristrutturazione di via D’Annunzio si spenderà circa un milione».

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9 Novembre 2022
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