Roma, bordata di Mourinho: “Qualcuno si è involuto”
Roma, Mourinho non è soddisfatto dopo il naufragio nel derby, e questo era intuibile. «Mi aspettavo di più», ha detto ieri alla vigilia della partita con il Sassuolo (domani sera, ore 18.30), dove tra l’altro la Roma che cerca riscatto non vince da quattro anni.
Mourinho, Roma sotto la lente: «Involuzione di alcuni giocatori»
«Non parlerò dei singoli. Ma non posso dire di essere soddisfatto dell’evoluzione di alcuni giocatori. Possiamo chiamarla evoluzione oppure involuzione… Il problema è che la squadra avrebbe dovuto accettare una sfida diversa rispetto all’anno scorso, dopo aver vinto la finale di Tirana. Serviva una crescita di mentalità, di responsabilità, di ambizione. Se io avessi smesso di allenare dopo il 2010 (l’anno del triplete con l’Inter, ndr) avrei potuto essere contento. Invece ho continuato. Bisogna che i giocatori siano più esigenti con loro stessi». Chi vuol intendere, insomma, intenda.
Tra i suoi bersagli tuttavia non c’è Ibañez, come sarebbe lecito immaginare dopo lo svarione evitabilissimo che è costato ai giallorossi il derby. Anzi il tecnico portoghese ha difeso a spada tratta il difensore brasiliano dalle critiche dopo l’errore fatale. «Non dico la formazione – ha spiegato Mourinho – ma dico che giocano Roger e altri dieci. Per me Ibañez è un intoccabile. Ha un atteggiamento incredibile ed è uno di quelli che dopo Tirana hanno continuato il loro percorso di maturazione». Tutti i critici sono serviti.
Il nodo infortuni
Certo ci sono difficoltà di carattere generale che il tecnico non può non considerare. Come gli infortuni che hanno funestato la rosa (l’ultimo è quello di Pellegrini, che tornerà nel 2023). «Il nostro mercatino estivo non sta giocando. E questo si paga, specialmente nelle partite in cui affrontiamo avversari che difendono basso. Come ha fatto la Lazio. Con Dybala ad esempio – ha spiegato Mourinho – abbiamo vinto contro l’Inter e pareggiato contro la Juventus. In estate abbiamo perso tre centrocampisti: Mkhitaryan, Veretout e Sergio Oliveira. Abbiamo preso Wijnaldum che non si è mai visto, Camara che è arrivato all’ultimo secondo e Matic che era venuto a Roma per essere alternativo a Cristante. Abbiamo dei problemi. E siccome piangono tutti i miei colleghi, fate piangere un po’ anche me».
Il siluro ad Abraham
Dopo un breve passaggio sul lancio dei giovani, da Volpato a Bove ( «vi segnalo ancora una volta Tahirovic: non vi sorprendete se lo troverete nella formazione titolare, perché è un ragazzo di grande qualità»), ecco il siluro su Abraham: «Bisogna chiedere a lui cosa non stia andando. Se è distratto, se ha un problema, se pensa al Mondiale…»
Di certo lui, e tutti tifosi della Roma, del centravanti inglese non sono contenti.
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