Conte detta le condizioni al Pd: “Niente termovalorizzatore”. La replica: “Astio e rancore”
Giuseppe Conte e il M5S dettano le condizioni al Pd per una alleanza in vista delle Regionali nel Lazio.
A partire dal termovalorizzatore, che secondo il M5S nel Lazio non si deve fare. “Ripartiamo da qui: chi c’è è benvenuto, purché si comporti con lealtà e correttezza. E purché sposi genuinamente un progetto politico serio da offrire alla comunità regionale”, avverte Conte.
“Il Pd? Ha candidato gli scissionisti…”
E comunque per cominciare “lo abbiamo ripetuto più volte, con questi vertici del Pd abbiamo difficoltà a sederci allo stesso tavolo. Quando i sondaggi in campagna elettorale ci davano al 6-7% il Pd ne ha approfittato per darci il colpo di grazia, metterci alla gogna ed emarginarci come degli appestati”. E ancora: “Quando si è trattato di subire una frattura all’interno del M5S molto dolorosa… i cosiddetti scissionisti sono andati in tutte le tv, in mondovisione – si trattava anche del ministro degli Esteri – ad accusarci delle peggiori nefandezze. Il Pd cosa ha fatto? Non è stato silente ma ne ha approfittato per candidarli tutti nelle proprie liste o in coalizione”.
Le “condizioni” di Conte al Pd: niente termovalorizzatore
La “linea d’azione deve contemplare alcuni punti cardine, che per noi sono imprescindibili – avverte Conte – In materia di smaltimento dei rifiuti, questo progetto non potrà mai basarsi sulla costruzione di nuovi inceneritori“. «Lavoreremo per individuare un candidato degno interprete del progetto», perchè «occorre coraggio a dire di no alle richieste irricevibili e coraggio» per mantenere quello che è stato detto ai cittadini su ambiente, sanità, mobilità sostenibile. «Non ho un nome» del candidato, ha aggiunto Conte. «Lo individueremo correttamente con le altre forze politiche» che si troveranno sul programma del Movimento, spiega. Il programma per il Lazio sarà definito “dalle forze politiche che aderiranno, spero, in modo significativo. Siamo assolutamente disponibili a lavorare in questa direzione e a individuare un candidato che possa essere degno interprete di questo programma” e che “possa offrirci le massime garanzie di realizzarlo, con coraggio”.
«Mi sembra che i problemi di Roma siano tutti sul tavolo. C’è stata solo una fuga in avanti sull’inceneritore, senza considerare che ci vogliono 5, 6 o 7 anni per realizzarlo. Pensate a che cosa significano 5, 6 o 7 anni di un progetto serio, per la gestione, lo smaltimento e la raccolta differenziata dei rifiuti». «Chi sarà con noi al tavolo sulla mobilità cestinerà il progetto di un’autostrada a pedaggio Roma-Latina, «proporremo una metropolitana leggera di superficie per i pendolari».
Quanto a Renzi e Calenda “la risposta la danno già loro. I loro insulti rendono impossibile sedersi intorno a un tavolo“, rimarca il leader M5S. “Come possiamo definire un programma di lavoro – si chiede Conte – insieme a forze politiche che fanno del neoliberismo il loro fulcro dal punto di vista dell’azione politica? Quello non è un orizzonte progressista”.
Il Pd: “Toni carichi di astio e rancore”
“Conte ha ormai una ossessione per il Pd. Sembra proprio che non riesca a realizzare che l’avversario è la destra. La destra che governa il paese e che rischia, a causa delle sue scelte, di governare anche il Lazio”. Questo il giudizio del Pd sulle parole di Giuseppe Conte. “Oggi da lui sono arrivati toni e argomenti intrisi di durezza e carichi di rancore e astio. L’impressione è che semplicemente non voglia cercare convergenze e si appresti a una corsa solitaria. E dunque che preferisca che termini l’esperienza lunga e positiva di governo progressista del Lazio e vinca la destra. Ne prendiamo atto anche se pensiamo che sia un errore e crediamo che questo esito – concludono dal Nazareno – vada evitato e che si possa ancora evitare”.
Calenda al Pd: “Basta perdere tempo con Conte…”
“Conte ribadisce il No al termovalorizzatore a Roma che è il punto qualificante del programma di Gualtieri. Possiamo desumere che continuare a perdere tempo con il M5S è inutile almeno nel Lazio? Visto che c’è una persona del Pd di valore già in campo, possiamo chiudere?”, replica Carlo Calenda su Twitter.
Gualtieri: “Servono impianti, tra cui un termovalorizzatore”
«Roma ha bisogno di impianti. Da quando si è chiusa la discarica di Malagrotta l’assenza di impianti consuma risorse e inquina l’ambiente mandando i suoi rifiuti in giro per l’Italia e per l’Europa. Quindi se vogliamo una città più pulita e vogliamo ridurre le emissioni dobbiamo realizzare impianti moderni tra cui anche un termovalorizzatore», ha replicato secco a Conte il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “La città è più pulita di come l’abbiamo trovata ma non ancora come merita. Va bene quello che stiamo facendo, lo spazzamento, l’aumento delle persone mettendo in strada più operatori. Ma se vogliamo pulire profondamente la città servono due cose che abbiamo iniziato a fare: nuovi impianti e una re-ingegnerizzazione completa della raccolta che è il nuovo piano industriale di Ama, il nuovo contratto di servizio che stiamo per approvare”.
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