Teatro alla Scala
12:30 pm, 8 Novembre 22 calendario

Prima alla Scala, Boris Godunov e le vittime del potere

Di: Redazione Metronews
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LIRICA Parte oggi, a un mese dalla Prima al Teatro alla Scala, la campagna di comunicazione per Boris Godunov di Modest Musorgskij, titolo di apertura della stagione scaligera 2022/2023. L’immagine scelta dal regista Kasper Holten e realizzata a partire da un bozzetto della costumista Ida Marie Ellekilde dallo studio Tomo Tomo che cura la nuova grafica del Teatro rappresenta lo zarevič Dmitrij assassinato dai sicari inviati da Boris Godunov per aprirsi la strada al trono. Un’immagine forte che sottolinea uno snodo fondamentale della drammaturgia dell’opera e anticipa i temi fondamentali della regia.

Il Boris Godunov tra Puškin, Musorgskij, Verdi e Shakespeare

Aleksandr Puškin scrisse il Boris Godunov ispirandosi ai grandi drammi storici shakespeariani e questa impronta permane nell’opera che ne trasse Musorgskij: nello spettacolo scaligero lo spettro del fanciullo sgozzato a sette anni tornerà a minare la mente e il trono di Boris nello stesso modo in cui l’ombra di Banco perseguita Macbeth nell’opera verdiana.

L’assassinio dello zarevič è al centro di una scena cardine dello sviluppo drammaturgico di Boris
Godunov: il monaco Pimen, che sta per concludere la sua cronaca della storia russa, narra al novizio Grigorij la scena dell’infanticidio e il pentimento degli assassini che confessano di essere stati istigati da Boris. Grigorij maturerà così il disegno di conquistare la corona fingendo di essere lo zarevič miracolosamente scampato alla morte.

La regia di Kasper Holten

Il tema della testimonianza veritiera dei fatti in opposizione alla propaganda dei potenti (ma anche alle frodi degli ambiziosi) attraversa tutto lo spettacolo di Kasper Holten, che porta lo spettatore all’interno della cronaca di Pimen alludendo a meccanismi che si ripropongono ciclicamente nel cammino della Storia.

La versione scelta è quella primigenia del 1869, che sgomentò i contemporanei per i tratti innovativi e realistici tanto dal punto di vista drammaturgico quanto da quello musicale, e si concentra sul tema della colpa individuale e sulle sue inevitabili conseguenze.

Le date del Boris Godunov scaligero

Il dramma musicale popolare in un prologo e tre atti, nella versione del 1869, aprirà dunque la stagione scaligera 2022/2023: il 4 dicembre alle 18 sarà di scena l’Anteprima Under 30, il 7 alle 18 la serata inaugurale mentre le repliche proseguiranno il 10, il 13, il 16, il 20,il  23 e il 29 dicembre.

Di scena al Teatro alla Scala

Il Boris Godunov diretto dal Riccardo Chailly si avvarrà delle scenografie disegnate da Es Devlin mentre Ida Marie Ellekilde firma i costumi e Luke Halls i video; le luci sono di Jonas Bǿgh. Il Coro del Teatro alla Scala è diretto da Alberto Malazzi.

Interpreti delle parti principali sono Ildar Abdrazakov nelle vesti del protagonista, Ain Anger come Pimen, Stanislav Trofimov come Varlaam, Dmitry Golovnin come Grigorij Otrepev e Norbert Ernst come Šujskij, mentre Lilly Jørstad è Fëdor.

Boris Godunov apre la stagione per la seconda volta

Titolo ricorrente delle stagioni scaligere fin dalla prima italiana del 1909 voluta da Toscanini (ma
diretta da Edoardo Vitale), diretto tra gli altri dallo stesso Toscanini ma anche da Guarnieri, Votto, Gavazzeni e Gergiev, Boris Godunov apre la stagione scaligera per la seconda volta dopo la
memorabile edizione diretta da Claudio Abbado nel 1979 con la regia di Jurij Ljubimov.

8 Novembre 2022
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