TFF 2023
3:30 pm, 8 Novembre 22 calendario

Il TFF apre la Casa Festival e ospita Mc Dowell

Di: Patrizia Pertuso
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CINEMA La quarantesima edizione del Torino Film FestivalTFF si svolgerà dal 25 novembre al 3 dicembre sotto l’egida del Museo Nazionale del Cinema – presieduto da Enzo Ghigo e diretto da Domenico De Gaetano – con la direzione artistica di Steve Della Casa che torna a dirigere la manifestazione a distanza di vent’anni.

Sono 173 i film che verranno presentati al TFF – di cui 135 lungometraggi, 14 mediometraggi, 24 cortometraggi, 81 anteprime mondiali, 10 anteprime internazionali, 4 anteprime europee e 56 anteprime italiane – selezionati su oltre 4.500 opere visionate.

Il TFF apre la Casa Festival alla Cavallerizza Reale

L’edizione 40 del Torino Film Festival segna il ritorno in sala del pubblico e a partire da questa prospettiva sono stati concentrati tutti gli sforzi proprio come scelta strategica da parte del Museo Nazionale del Cinema. La novità di Casa Festival, una cittadella del cinema aperta al pubblico nello scenario della Cavallerizza Reale, è a suo modo simbolica: il festival vuole coinvolgere la città, vuole che gli addetti ai lavori e gli artisti si mescolino con il pubblico come è avvenuto nella grande tradizione di questo festival.

L’immagine della 40esima edizione del TFF e la madrina Fogliati

La scelta di affidare l’immagine della quarantesima edizione a un artista di fama internazionale come Ugo Nespolo va nella stessa direzione. Nespolo ha frequentato molto il cinema e, per creare l’immagine del TFF, ha voluto rendere omaggio ai grandi miti dell’immaginario cinematografico per realizzare elementi pop che vestiranno la città nei giorni del festival. E anche la scelta di inaugurare il festival stesso con un gala al Teatro Regio nel quale Hollywood Party (la storica trasmissione di cinema di Rai Radio3) parlerà a modo suo e con ospiti prestigiosi di un tema accattivante come il rapporto tra i Beatles, i Rolling Stones e il cinema, è una scelta al tempo stesso originale e pop. Madrina del festival sarà Pilar Fogliati, brillante talento dello spettacolo italiano tra piccolo e grande schermo che ha scelto il festival di Torino per la sintonia con la sua attività di attrice e autrice.

Gli ospiti del Torino Film Festival

Tanti saranno gli ospiti, molto diversi tra loro ma tutti accomunati da un filo rosso. Non verranno a Torino per frequentare tappeti rossi, ma per parlare di cinema (del cinema che fanno o di quello che amano), e lo faranno di fronte a un vasto pubblico di appassionati. Da Malcolm McDowell (a cui è dedicato un omaggio con sette film e che festeggerà a Torino i 50 anni di Arancia meccanica e riceverà dal Museo Nazionale del Cinema la Stella della Mole) a Paola Cortellesi, da Toni Servillo a Mario Martone, da Stefano Bollani a Valentina Cenni, da Paolo Sorrentino a Sergio Castellitto, da Michele Placido a Noemi, da Francesco De Gregori a Marco D’Amore, da Marina Cicogna a Simona Ventura, da Vittorio Sgarbi a Morgan, da Gianluca Vialli a Roberto Mancini, da Louis Mandoki a Lamberto Bava: storie e idee diverse accomunate da un incontro pubblico e da un grande amore per la settima arte.

Le quattro sezioni in concorso

Lungometraggi, documentari internazionali, documentari italiani, Spazio Italia: queste le sezioni competitive del TFF edizione numero 40. Il concorso internazionale lungometraggi è composto di dodici film tra opere prime, seconde o terze; il Concorso documentari internazionali è stato costruito come una mappatura delle forme possibili, delle certe tendenze del documentario, accogliendo otto film da tutto il mondo (dal Brasile al Portogallo, dall’Australia all’Argentina, dal Libano alla Cina), proponendo modi divergenti (dal documentario animato a quello d’osservazione, dal commento su materiale d’archivio al re-enactment, dalla sinfonia della città alla passeggiata), ma anche passando tra toni e registri opposti, umori da commedie o angosce apocalittiche.

I documentari italiani al TFF

I documentari italiani in concorso presentano otto opere. Liberarsi nel senso quotidiano dell’esistere è la spinta che muove la Foga dei passi – Cinemavita percorsi da Francis Magnenot e Katia Viscogliosi tra Roma e Lione nei giorni del lockdown. Ma il confinamento è anche quello che ha offerto a Luca Ferri la distanza del mezzo per la narrazione della Vita terrena di Amleto Marco Belelli, meglio noto come il Divino Otelma. Così come ha dato al collettivo Santabelva l’occasione di confrontarsi col Corpo dei giorni di libertà vigilata garantiti dalla legge al terrorista nero Mario Tuti.

Le esperienze personali sono trame di vita vissuta e filmata in tournée dagli attori dalla Cie du Passage di Neuchâtel, riscritta da Cosimo Terlizzi in Cinque uomini, un diario al di là della scena. Ma la biografia può anche essere trama di una narrazione di un gesto estremo nel dialogo tra Francesco Patierno e la scrittrice Fuani Marino da cui scaturisce Svegliami a mezzanotte.

La Storia e le vite si intrecciano invece in N’en parlons plus di Cecile Khindria e Vittorio Moroni, sospeso sui ricordi di una famiglia di algerini harkis fuggita in Francia e rinchiusa in un campo di prigionia. E poi c’è il mito: che interroga il paesaggio siciliano, ritrovando attraverso i pupi di Mimmo Cuticchio i passi di Dante e Virgilio Sulle vie dell’inferno. E che contempla la forza primigenia delle fiamme dell’Etna, cercando una risposta al quesito posto da Giuseppe Spina e Giulia Mazzone in Dove vanno i vecchi dei che il mondo ignora?

Spazio Italia

Sono tre i programmi di film che compongono la sezione, e che sono stati divisi in tre giornate – fuori concorso c’è anche Essere oro di Valentina Cenni, esempio di una collaborazione ad alto livello (il film vede coinvolti Stefano Bollani, Luca Bigazzi, Giorgio Tirabassi) che rende il corto una vera e propria case history e che come tale sarà presentata.

Gli altri diciotto cortometraggi sono invece tutti in gara e si diversificano sia per genere sia per le storie che raccontano. Il primo dei tre programmi si intitola Immagini celibi, decomposizioni, paesaggi di nero carbone, coming of age, scoperte dell’animo, humor nero; il secondo è Storie di mari e di balene, di attesa e adattamento, inganni amorosi, corse in auto e viaggi nelle immagini mentre il terzo racchiude Opposti che si incontrano/scontrano: realtà e finzione, vita e morte, ironia e severità, l’uomo e la donna.

Tra gli italiani fuori concorso il ritorno di Antonio Rezza che propone Il Cristo in gola ovvero Il Vangelo secondo Antonio Rezza, già Leone d’oro per il teatro: un film comico, satirico, tragico, religioso.

C’è anche il nuovo film di Daniele Vicari, Orlando, in cui il campagnolo Michele Placido e una bimba metropolitana hanno in comune una storia e un regista che sa raccontarla.

Fuori concorso

Fuori concorso al 40esimo TFF una personale dedicata a Carlos Vermut che accoglie quattro film, altre quattro pellicole in Favolacce in cui si narrano storie italiane che scavano nel tessuto sociale per trovare nuovi umori o nuovi amori. Un omaggio sarà tributato a Mike Kaplan con tre film: Luck, Trust & Ketchup e The Sharpest Girl in Town (nel fuori concorso) e Never Apologize (Omaggio a Malcolm McDowell).

Per Ritratti e Paesaggi arriva al TFF Napoli Magica, l’attesissimo film di e con Marco D’Amore in cui l’attore e regista racconta a modo suo una Napoli molto diversa dagli stereotipi abituali sfruttando un racconto fresco e mai banale.

Il focus speciale Dei conflitti e delle idee

Focus speciale della 40esima edizione, Dei conflitti e delle idee intercetta una tendenza forte della
produzione documentaria italiana del 2022, ovvero la riflessione storico/politica sul passato più o meno recente del nostro paese. Le sei opere presenti nella sezione rievocano, ciascuna secondo la propria sensibilità artistica, importanti passaggi storici e fenomeni sociali avvenuti tra XX e XXI secolo: dagli anni di piombo, visti da opposte fazioni, alle esperienze di governo locale di Maurizio Valenzi, primo sindaco comunista di Napoli, passando per la caduta del muro di Berlino fino ai Movimenti No TAV e Fridays For the Future. Un confronto serrato, esigente, senza sconti con il mondo delle idee e dell’agire politico, che racconta in filigrana il tramonto delle utopie novecentesche e le riformulazioni ideologiche avvenute nel passaggio al nuovo secolo. Uno sguardo rivolto indietro per orientarsi nell’agone contemporaneo.

E ancora: le sezioni Torinofilmlab, Fedeli alla linea, Nuovi Mondi, Crazies (una parte in concorso, un’altra fuori) e Back to Life in cui il TFF presenta una serie di film restaurati, Mezzogiorno di Fuoco dedicato ai western.

La serata inaugurale su Rai Radio3 con i Beatles e i Rolling Stones

Per la prima volta nella sua storia la serata inaugurale del Torino Film Festival, realizzata in collaborazione con il Teatro Regio, sarà trasmessa in diretta su Rai Radio3, all’interno dello storico programma Hollywood Party che da trent’anni racconta il cinema alla radio, e sarà poi disponibile su RayPlaySound. L’idea è di raccontare per 70 minuti il rapporto tra i Beatles, i Rolling Stones e il cinema, con interviste e con filmati rari o inediti che saranno visibili per il pubblico in sala e saranno in audio per i radioascoltatori.

I due gruppi più famosi del pop inglese hanno infatti un rapporto molto intenso con il cinema, che li ha visti attori e produttori nonché ovviamente autori di colonne sonore. Nella loro storia ci sono rapporti con Richard Lester, James Bond, Jean-Luc Godard, Mario Schifano, Jonas Mekas, Wim Wenders, Martin Scorsese oltre naturalmente a molti altri film e titoli. Un rapporto che sarà analizzato dai conduttori di Hollywood Party assieme a Malcolm McDowell, Noemi, Vincenzo Mollica, John Vignola, Francesco De Gregori e altri ospiti che si aggiungeranno. L’appuntamento è alle 19 del 25 novembre al Teatro Regio di Torino e in diretta su Rai Radio 3.

Le masterclass

Immancabili le masterclass che quest’anno vedono protagonisti Paola Cortellesi, Malcolm McDowell, Pilar Fogliati e Giovanni Veronesi, Mario Martone – in attesa di candidatura all’Oscar con  Nostalgia interpretato da Pierfrancesco Favino che proprio oggi è stato candidato come miglior attore agli EFA -, Noemi e Toni Servillo. Per Fuori Programma venerdì 2 dicembre alle ore 19, la Fondazione TPE, in collaborazione con il TFF e il Museo Nazionale del Cinema, presenta, al Teatro Astra, Paolo Sorrentino e un invito a riflettere con lui sulla forza del teatro nel suo cinema.

Le cinque giurie del TFF

CONCORSO LUNGOMETRAGGI INTERNAZIONALI:
Nella Banfi, produttrice, sceneggiatrice (Italia/Francia)
Fabio Ferzetti, critico cinematografico (Italia)
Mike Kaplan, produttore (USA)
Fernando E. Jaun Lima, presidente Festival Internacional de Cine de Mar del Plata (Argentina)
Martina Parenti, regista (Italia)

CONCORSO DOCUMENTARI INTERNAZIONALI:
Massimo D’Anolfi, regista (Italia)
Uljana Kim, produttrice (Lituania)
Miguel Valverde, produttore (Portogallo)

CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI:
Chiara Bellosi, regista (Italia)
Alessandro Rossetto, regista (Italia)
Dario Zonta, produttore, critico cinematografico (Italia)

SPAZIO ITALIA – Concorso Cortometraggi Italiano:
Erika Favaro, giornalista (Italia)
Ilaria Feole, critica cinematografica (Italia)
Luisa Porrino, regista (Italia)

CRAZIES – Concorso:
Lamberto Bava, regista, produttore (Italia)
Silvia Pezzopane, critica cinematografica (Italia)
Carlos Vermut, regista (Spagna)

I premi ufficiali del Torino Film Festival

Per la sezione Concorso Lungometraggi internazionali verranno premiati il Miglior film con 18.000 Euro, il Premio speciale della giuria con 7.000 Euro, la Miglior attrice, il Miglior attore, la Miglior sceneggiatura e il Premio del pubblico.

Per i documentari internazionali in concorso verranno premiati il Miglior film – 6000 Euro e sarà assegnato anche il Premio speciale della giuria; gli stessi premi saranno assegnati anche ain documentari italiani in concorso, mentre per Spazio Italia saranno assegnati 2000 euro al Miglior Corto e il Premio Speciale della Giuria. Infine, nella sezione Crazies sarà scelto il Miglior Film.

Il TFF e la sostenibilità ambientale

Da sempre attento ai temi della sostenibilità ambientale il Torino Film Festival ribadisce la volontà ad impegnarsi facendo proprie le buone pratiche indicate nella Guida Festival Green realizzata dall’AFIC (Associazione Festival Italiani Cinema) e relative a dieci aree tematiche di intervento – dalla mobilità ai consumi energetici, passando per la sostenibilità alimentare e la produzione di un merchandising ecologico e riciclabile – per rendere l’evento cinematografico più ecologico.

PATRIZIA PERTUSO

8 Novembre 2022
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