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9:26 am, 5 Novembre 22 calendario

Nord Corea, Kim lancia altri missili. Bombardieri nucleari Usa in volo sulla penisola

Di: Redazione Metronews
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Gli Usa alzano in volo bombardieri nucleari sulla penisola coreana dopo le continue provocazioni di Kim Jong-Un a base di lanci di missili.

L’ultima proprio oggi: la Corea del Nord ha infatti lanciato 4 nuovi missili balistici a corto raggio attraverso il mare, denuncia Seul. L’esercito sudcoreano ha rilevato i lanci «da Tongrim, nella provincia di North Pyongan, verso il Mare Occidentale intorno alle 11:32-11:59 di oggi», ha dichiarato lo Stato Maggiore del Paese in un comunicato, utilizzando un altro nome per il Mar Giallo.

Bombardieri nucleari B-1B sulla Corea

Il bombardiere strategico Usa B-1B Lancer, considerato un asset strategico degli Stati Uniti, è schierato nella penisola coreana per inviare «un forte avvertimento alla Corea del Nord, che sta alzando il livello delle provocazioni». Lo riporta l’agenzia stampa sudcoreana Yonhap.

Secondo i militari il velivolo sorvolerà la penisola coreana per partecipare all’esercitazione aerea congiunta Vigilant Storm. L’esercito americano ha schierato 4 B-1B alla base aerea di Anderson a Guam nell’Oceano Pacifico a metà marzo.
Il B-1B è stato utilizzato anche nell’esercitazione aerea congiunta ROK-USA nel dicembre 2017, in cui sono stati mobilitati circa 260 aerei, dopo che la Corea del Nord ha lanciato una serie di provocazioni su larga scala come il sesto test nucleare e il lancio di un intercontinentale missile balistico.

Il B-1B, bombardiere strategico supersonico, è dotato di tre stive lunghe circa 5,5 metri, due davanti ai motori e una posteriore, nelle quali possono trovare alloggio missili cruise AGM-86, AGM-69 SRAM (fino a 24), bombe nucleari B-61 e B-83, nonché, a partire dagli anni ’90, quasi tutto il carico di caduta convenzionale presente nell’arsenale Usa. I missili cruise trasportabili internamente sono 8, altri 12 si possono agganciare all’esterno.

Usa: “Si fanno beffe dell’Onu”

L’inviato statunitense alle Nazioni Unite ha affermato che la raffica di test missilistici effettuati dalla Corea del Nord, giustificata da Mosca e Pechino, è stata una «presa in giro» del Consiglio di sicurezza. «Questi Paesi membri (del Consiglio di Sicurezza) si sono fatti in quattro per giustificare le ripetute violazioni della Corea del Nord e, a loro volta, hanno le hanno rese possibile e hanno così preso in giro questo stesso Consiglio», ha detto l’ambasciatore Linda Thomas-Greenfield in una sessione del Consiglio di sicurezza.

Mosca: “Escalation colpa Usa”

La Russia si oppone a qualsiasi escalation militare che minacci la sicurezza della penisola coreana. Lo ha affermato Anna Evstigneeva, vice rappresentante della Federazione russa alle Nazioni Unite, in una riunione del Consiglio di sicurezza Onu incentrato sul dossier nordcoreano. «La Russia si oppone a qualsiasi attività militare che minacci la sicurezza della penisola coreana e dei Paesi del nordest asiatico», ha affermato Evstigneeva come riporta Ria Novosti. Secondo la diplomatica, la situazione nella penisola coreana è notevolmente peggiorata e «la ragione è ovvia: il desiderio di Washington di costringere Pyongyang al disarmo unilaterale con l’aiuto di sanzioni e forti pressioni».

Missili, la condanna del G7

Il G7 ha condannato con forza la serie di lanci di missili balistici illegali e senza precedenti condotto dalla Corea del Nord, compresi quelli intercontinentali e il lancio del 4 ottobre che ha sorvolato il Giappone. Questi lanci, si legge in una nota rilasciata da Muenster, dimostrano i continui sforzi della Corea del Nord di aumentare le sue capacità missilistiche e sono una violazione flagrante di diverse risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Ribadiamo la nostra richiesta alla Corea del Nord di abbandonare completamente le sue armi nucleari, i programmi nucleari esistenti e altre armi di distruzione di massa e programmi missilistici”, si legge in una nota. Inoltre il G7 chiede alla Corea del Nord di “fermare immediatamente la sua azione destabilizzante e di rispettare a pieno i doveri legali previsti dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”. Perché “qualsiasi test nucleare o altra azione considerata deve ricevere una risposta internazionale rapida, unita e forte”, prosegue il G7, esortando gli stati a “monitorare vigili”. Viene inoltre espresso “l’impegno a lavorare con tutti i partner verso l’obiettivo di una pace permanente nella Penisola coreana”.

5 Novembre 2022
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