Milano
7:38 pm, 5 Novembre 22 calendario
2 minuti di lettura lettura

Arco della Pace, Calenda canta “Bella ciao” per l’Ucraina

Di: Redazione Metronews
condividi

«Noi siamo titolati a cantare Bella Ciao». Lo ha detto il leader di Azione e del Terzo Polo Carlo Calenda, chiudendo con queste parole la manifestazione per la pace da lui indetta per l’Ucraina all’Arco della Pace a Milano. Al termine del suo discorso, infatti, Calenda ha intonato “Bella ciao” insieme ai presenti in piazza, che erano qualche migliaio. Il senso della manifestazione, per il leader di Azione, è questo: «Se la pace si trova rinunciando alla libertà non è la pace. La pace a tutti costi è servita nella storia per coprire le azioni dei dittatori».

Carlo Calenda e “Bella ciao” per l’Ucraina all’Arco della Pace

Alla manifestazione, oltre ai leader di Azione Carlo Calenda e di Italia Viva, Matteo Renzi, sono presenti anche l’economista e senatore del Pd, Carlo Cottarelli, l’ex vicepresidente della Regione Lombardia, Letizia Moratti e diversi esponenti dem, come il capogruppo a Palazzo Marino Filippo Barberis, l’assessore Pierfrancesco Maran, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori (in collegamento) il senatore Alessandro Alfieri, la consigliera regionale dem Carmela Rozza oltre ai parlamentari ed esponenti di Azione, come Matteo Richetti, Mariastella Gelmini, Mara Carfagna e di Italia Viva, come Elena Bonetti, Lisa Noja, Luciano Nobili. In piazza anche l’ex presidente della Camera Pierferdinando Casini. Infine, Marco Cappato ed altri esponenti radicali. E’ stata la risposta all’altra manifestazione odierna, quella di Roma, alla quale ha partecipato fra gli altri Conte del M5S, che proprio con Calenda aveva polemizzato.

L’intervento di Letizia Moratti: ha ricordato il padre partigiano

«Quando penso alla resistenza ucraina mi ricollego ai racconti del mio papà Paolo, ha combattuto con convinzione il regime fascista e ha combattuto contro l’occupazione nazista». Lo ha affermato Letizia Moratti, ex vicepresidente della Regione Lombardia, visibilmente emozionata, sul palco della manifestazione per la pace organizzata a Milano da Carlo Calenda. «Ha lottato per la libertà – ha aggiunto Moratti – ed è stato un fiero partigiano liberale ma ha lavorato con tutte le formazioni partigiane, tutte le formazioni del Cnl. Ha pagato con una prigionia lunghissima e non ha neanche più voluto parlare di questa prigionia perchè è stato segnato per la vita. La sua resistenza, come quella ucraina, quella italiana, è stata aperta, partecipata e concreta. E’ quello che dobbiamo pensare oggi, in questo mondo, in questo momento, in questa nostra Italia che ha bisogno di una ricostruzione che sia aperta, inclusiva, nel segno di tutte le forze che si ritrovano nella libertà, nell’eguaglianza, nella giustizia, nei diritti di tutti e nella democrazia. Non mere parole di fratellanza, non parole vuote o inviti alla resa, aiuti concreti come sono stati concreti quelli che ha avuto la resistenza italiana».

5 Novembre 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo