Sgomberata la favela di via Bolla, il plauso di Piantedosi
Erano finiti in prima pagina a giugno quando, ripresi dai cellulari, decine di abitanti dei civici 36, 38 e 40 di via Bolla se l’erano date di santa ragione, bosniaci da una parte, italiani, molti pregiudicati e abusivi dall’altra. Oggi sembra giunta a compimento la prima fase di “bonifica”, a conclusione di un processo avviato sei mesi fa tra Prefettura di Milano, Regione Lombardia, Comune di Milano, Aler e MM. Con un imponente schieramento di forse sono stati sgomberati in mattinata gli alloggi occupati abusivamente ai civici 38, 40 e 42 e restituiti ad Aler per il progetto di riqualificazione finanziato dalla Regione Lombardia. Il quartiere di via Bolla è costituito da 156 alloggi, dei quali, a seguito del primo censimento svolto dall’Aler lo scorso mese di aprile, 91 risultavano abusivamente occupati.
Un percorso durato sei mesi
“E’ stato un percorso durato mesi” – commenta il Prefetto di Milano Renato Saccone – Occorreva avere un progetto cantierabile di rigenerazione totale del complesso edilizio e Aler lo ha fatto. Occorreva saper distinguere i prepotenti dalla povera gente e i Servizi Sociali, dopo un’accurata verifica da parte della Guardia di Finanza, lo hanno fatto. Occorreva reperire alloggi per i nuclei riconosciuti in stato di necessità e Aler e MM lo hanno fatto. Occorreva garantire una cornice di sicurezza in un’area segnata da numerosi episodi di aggressività, e le forze dell’ordine lo hanno fatto con la sapiente regia del Questore. Voglio ringraziare Regione e Comune e in particolare gli assessori regionali Mattinzoli e Rizzi, e comunali Granelli, Maran e Bertolè”.
Dei 55 casi in stato di necessità, emersi al primo censimento, a seguito di misure giudiziarie e abbandoni spontanei, si sono ulteriormente ridotti i casi di fragilità accertati, per i quali è stata assicurata una soluzione abitativa alternativa. Sono così diventati 37 (per un totale di 141 persone, di cui 66 minori) i nuclei trasferiti, già nei giorni scorsi, presso i SAT (Servizi Abitativi Transitori) messi a disposizione da ALER e MM (23 nuclei Aler, per un totale di 107 persone, di cui 56 minori e 51 adulti, e 14 nuclei MM, per un totale di 34 persone, di cui 10 minori e 24 adulti). “Esprimo grande soddisfazione per la definitiva liberazione degli alloggi Aler di via Bolla a Milano, occupati abusivamente”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
Rimpallo di responsabilità su via Bolla
Lo sgombero ha dato il via ad un rimpallo tra Regione e Comune: “Via Bolla, oggi dopo un lavoro di sei mesi guidato dalla Prefettura, intensamente chiesto e incoraggiato dal Comune, e dopo anni di completo abbandono da parte di Aler e Regione Lombardia, si compie una svolta vera, si dice alt all’illegalità e al degrado” ha detto l’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli. Sul fronte del centro destra. “Dopo anni passati a richiederlo è stato sufficiente far traslocare la banda Lamorgese dal Viminale per ottenere giustizia per i residenti di via Bolla”. Così i consiglieri regionali della Lega, Massimiliano Bastoni e Silvia Scurati.
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