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4:32 pm, 3 Novembre 22 calendario

Il Dl anti rave arriva al Senato, sarà modificato in Aula

Di: Redazione Metronews
Il Dl anti rave
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Il Dl anti rave arriva al Senato per iniziare l’iter parlamentare. È stato presentato a Palazzo Madama il decreto del governo che reca norme contro i raduni con più di 50 partecipanti. Lo ha annunciato in Aula la presidente di turno, Mariolina Castellone. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e la sua maggioranza di centrodestra hanno ribadito che non ci sarà nessun ripensamento sulla nuova norma, che però potrà essere modificato nel percorso per la sua conversione in Parlamento. Si ipotizza un abbassamento delle pene massime da sei a quattro anni, cosa che permetterebbe di non prevedere l’arresto immediato né le intercettazioni telefoniche; andrà inoltre maggiormente definita e ristretta la fattispecie del reato affinché non possa essere richiamata per qualsiasi generica “invasione di edifici”. «Bisognava affrontare l’emergenza introducendo sanzioni più severe, la possibilità di sgombrare immobili o campi agricoli occupati, la possibilità di sequestrare materiale che, come abbiamo visto nel caso di Modena, è molto costoso e conferma quindi che alle spalle di tutto ci siano organizzazioni potenti evidentemente anche con la presenza di spacciatori di droga – ha commentato il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri – quindi il decreto era necessario e opportuno».

Il Dl anti rave a Palazzo Madama

«Si può discutere sull’entità della pena massima o su una migliore definizione della condotta che si vuole sanzionare – ha precisato Gasparri – non si impedisce a nessuno la libertà di pensiero e di manifestare. Si vuole colpire invece una occupazione, un’invasione di ambiti privati con danneggiamenti, distruzioni, pericoli per l’ordine pubblico e danni fisici alle persone, anche di quelle che vengono ridotte in condizioni penose da queste feste dello sballo». Quindi, Forza Italia sosterrà «fortemente questa norma, aperta a eventuali modifiche di dettaglio, che non ne alterino la sostanza, ma che possano riguardare il tetto massimo di pena e la ancora più precisa definizione del tipo di reato. Ma indietro non si torna». «Se non dovesse arrivare un emendamento direttamente dal governo, lo farà Forza Italia», ha aggiunto Giorgio Mulè di Fi. Ma l’opposizione non ci sta: «Mi auguro che la ritirino più che cambiarla, ci sono già leggi fatte per punire quei reati, forse però c’è voglia di far confusione per far dimenticare altri problemi ai cittadini», ha affermato la vicepresidente della Camera e del Pd, Anna Ascani.

3 Novembre 2022
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