CALCIO
5:01 pm, 3 Novembre 22 calendario

Il cholismo è davvero finito?

Di: Redazione Metronews
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Davvero è finito il cholismo? Con l’Atletico Madrid del Cholo Diego Simeone fuori in un colpo solo dalla Champions e dall’Europa League, buttato fuori da un Leverkusen qualsiasi e persino da un Club Brugge (oltre che dal Porto, che quantomeno ha il blasone), la domanda sorge spontanea. Certo è facile fare il funerale adesso al Cholo ed alla sua dottrina fatta di concretezza e sudore, di fronte al cadavere di una squadra capace di vincere una sola partita delle sei nel suo girone, uno tra i più abbordabili. Facile puntare il dito e  non guardare a quel fattore di stabilità che resta invece la Liga, dove i materassai sono terzi davanti alle eterne irraggiungibili.

Il cholismo sembra essersi imborghesito

La questione di fondo è che il cholismo, che poi altro non è che una variante pallonara del machismo con una qual certa nervatura epica, sembra essersi imborghesito e perso tra i milioni di chi non ha più voglia di combattere e la voglia di comodità di chi ne ha viste tante. Troppe.  Il ko di Oporto, dove i colchoneros  assetati di vittoria sono stati portati al pascolo  da quell’onesto mestierante di Sergio Conceição, è paradigmatico. Non c’era da gettare il cuore oltre l’ostacolo? Non hanno risuonato le campane interiori agitando lo spirito di riscossa? Risposta: no. Ecco perchè sembra che sembra essersi rotto il meccanismo, al gioco di Diego Simeone. Come se al mago non riuscisse più il trucco.

Ed il club non sta a guardare. In un calcio che cambia, ciò che resta fermo diventa vecchio: per questo è sempre più probabile che il club mandi via Diego Simeone a fine stagione nonostante il contratto fino al 2024  (magari concedendogli l’onore delle armi di una rescissi0one consensuale a suon di milioni). Del resto il tecnico argentino ed il club, in qualche misura, separati in casa lo erano già da tempo. Grazie al Cholo, allenatore divenuto icona, l’Atletico ha vinto 8 trofei in dieci anni, ma da almeno due anni il club gli mette a disposizione giocatori che non sono facilmente adattabili al suo gioco fatto di sangue e fango. Un messaggio?

Chissà. lo stampa spagnola lo ha chiamato “superato” e questa esperienza chiamata cholismo, nata nel 2011, la considera già finita.

a.b.

3 Novembre 2022
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