Feti sepolti, Campidoglio: via i nomi delle mamme
Il Campidoglio ha votato oggi la modifica al regolamento di polizia cimiteriale: via i nomi delle mamme sui feti sepolti. Una novità volta a tutelare il dolore e la privacy delle donne che hanno partorito feti nati morti o che hanno abortito.
Campidoglio, via i nomi delle mamme sui feti sepolti
L’assemblea capitolina ha approvato nella seduta odierna la proposta dell’assessora all’Ambiente di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, di modifica del Regolamento di polizia cimiteriale del 30 ottobre 1979 in materia di inumazioni di feti, nati morti e prodotti abortivi. «Una battaglia di civiltà, che abbiamo portato avanti in difesa del diritto di scelta delle donne che interrompono la gravidanza di dare sepoltura o richiedere l’incenerimento dei prodotti abortivi o dei feti, con la più ampia possibilità di decidere e in totale riservatezza», spiega Alfonsi in una nota.
«Ad oggi l’inumazione di prodotti abortivi, di 20/28 settimane, e dei feti di più di 28 settimane è automatica e viene disposta nelle medesime aree dove vengono sepolti i bambini nati morti. I prodotti del concepimento sotto le 20 settimane vengono invece inceneriti d’ufficio». spiega ancora l’assessora.
Le modifiche nel dettaglio
Il provvedimento modifica gli articoli 4 e 28 del regolamento. La donna o gli eventuali aventi diritto potranno optare per l’inumazione o per la cremazione dei prodotti del concepimento, dei prodotti abortivi e dei feti. La seconda modifica riguarda la tutela dell’anonimato della donna. Sul cippo funerario (non più la croce), i riquadri dei bambini riporteranno solo un codice alfanumerico associato al numero di protocollo della richiesta. Viene anche accolta la proposta, per chi lo richieda, di apporre sul cippo un nome anche di fantasia, un vezzeggiativo, un simbolo o una data.
«L’elenco dei protocolli viene custodito nel cimitero e il suo accesso è consentito esclusivamente alla donna o agli aventi diritto nel caso di decesso della donna interessata», prosegue la Alfonsi.
L’assessora all’Ambiente: «Una battaglia di civiltà»
Per l’assessora capitolina all’Ambiente Sabrina Alfonsi la modifica è «una battaglia di civiltà» Le donne che interrompono la gravidanza avranno il diritto di scegliere se «dare sepoltura o richiedere l’incenerimento dei prodotti abortivi o dei feti, con la più ampia possibilità di decidere e in totale riservatezza».
Un provvedimento «che è il frutto di un processo di interlocuzione e di ascolto condotto insieme all’assessora alle Pari opportunità di Roma Monica Lucarelli. L’obiettivo è tutelare la privacy delle donne e impedire il ripetersi di fatti drammatici come quello accaduto al cimitero Flaminio due anni fa» Il caso riguardava una donna che aveva visto il proprio nome indicato sulla croce dove il suo feto era stato sepolto.
Lucarelli: «Tutelati i diritti delle donne»
Oggi «si è chiusa una fase fondamentale per i diritti delle donne. Per la tutela della loro privacy e del rispetto delle loro scelte. Dopo mesi di confronto con l’assessora Alfonsi e le associazioni siamo arrivati all’approvazione in aula della modifica al regolamento cimiteriale. Oggi Roma ha aggiunto un tassello fondamentale nel mosaico della civiltà e dei diritti. Ringrazio l’Aula, i presidenti delle commissioni Ambiente e Pari opportunità e la presidente Celli per il lavoro svolto durante tutto l’iter che ha portato al voto di oggi». Queste le parole dell’assessora capitolina alle Pari Opportunità Monica Lucarelli.
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