Serie A
10:53 pm, 29 Ottobre 22 calendario
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De Vrij, Barella, Correa: l’Inter stende 3-0 la Samp di Stankovic

Di: Sergio Rizza
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L’Inter batte la Samp dell’amico Dejan Stankovic, sua prima apparizione a San Siro da allenatore avversario. Netto il risultato: 3-0 e quarta vittoria consecutiva per i nerazzurri. In gol De Vrij, Barella, Correa. Ora la Beneamata di Simone Inzaghi mira alla Juventus di domenica 6 novembre, passando per il Bayern Monaco martedì. Continua la svolta, si torna ai piani alti della classifica.

Grande Barella, ancora in gol (Lapresse)

De Vrij di testa e super Barella: il 2-0 contro la Samp

Lukaku in panchina e Brozovic unico assente. Sicché l’Inter non può essere che quella già apprezzata negli ultimi tempi: Calhanoglu regista, Mkhitaryan fine scudiero di centrocampo, le ali Dimarco e Dumfries e ovviamente Lautaro e Dzeko in attacco. Con Onana in porta e davanti a lui il terzetto Bastoni-Skriniar-De Vrij. Il caro amico Dejan schiera un Doria coperto e aggressivo: pressing insistito, a partire da quello esercitato in attacco sui difensori nerazzurri da Gabbiadini & Co., e interventi ruvidi specie sul Toro. Il risultato è che i nerazzurri hanno fatto molta fatica, all’inizio, a trovare le misure e a costruire di conseguenza. La prima fiammata però viene già all’8’: grande azione di Lautaro, Dzeko si libera e spara il sinistro, che Audero però para con sicurezza. Per l’1-0, però, occorre attendere il 21’: su corner, De Vrij trova lo stacco perfetto di testa superando Amione e infilando imparabilmente la palla alla sinistra del portiere doriano. Il tutto sotto la Curva Nord. Il gioco qui si scioglie un po’. Ci prova Mkhitaryan, che, ispirato da Lautaro (più che mai imprescindibile nel tessere le trame offensive), spara un destro incrociato che esce un metro alla destra di Audero. Poi ci provano anche Dimarco (esterno della rete) e Bastoni (di testa, su punizione battuta da Calhanoglu). Fino al meritato 2-0: e qui si tratta di spettacolo puro. Bastoni indovina un lancio lungo e teso dalle retrovie, di quelli che sa fare lui, Barella si incunea oltre le linee, stoppa al volo e, un attimo dopo, spara una fucilata di destro imprendibile.

Dejan Stankovic (Lapresse)

Correa l’ex torna al gol contro la Samp: 3-0

Nella ripresa di Inter-Samp, tutto come prima, nelle sue linee essenziali. Pressing doriano compreso. Ma l’Inter riparte all’attacco con vigorosa scioltezza e sfiora per un nonnulla il 3-0 in un solo minuto, il 50’: prima Dimarco lancia un cross rasoterra che attraversa lo specchio della porta e su cui Lautaro non riesce a intervenire; poi, dopo un’azione Mkhitaryan-Lautaro, Dzeko si trova davanti ad Audero, ma il suo delizioso esterno destro, di gran classe, manda il pallone fuori di pochi centimetri. Al 59’ si aggiunge Skriniar: spizzica appena di testa, mandando di poco a lato, un invitante pallone che gli aveva scodellato Dimarco su punizione dalla sinistra. Poco dopo è poi Lautaro a farsi parare un debole rasoterra da favorevolissima posizione. Gioco tosto, comunque, con tentativi offensivi doriani di Léris e Djuricic e contatti non troppo morbidi da una parte e dall’altra. Partita vera. Al 68’ entrano Lukaku e Correa (per Dzeko e Lautaro) e Acerbi (per Bastoni, ammonito). Il 3-0 arriva al 73’: finalmente Correa. Il Tucu (un ex, peraltro) prende il pallone nella sua metà campo, sgroppa per decine di interminabili metri ed esplode dal limite un destro teso a gonfiare la rete, ad Audero impotente. Ed è ancora Correa, all’80’, a farsi parare sottomisura il possibile 4-0. C’è tempo, all’87’, per una botta di Pussetto che Onana para bravamente, di piede, tra gli applausi. Finisce così questa Inter-Samp. Ora la Juventus (domenica 6 novembre). Prima, però, martedì, il Bayern a Monaco, partita-passerella per le due qualificate agli ottavi di Champions.

La Curva Nord dell’Inter in lutto: ucciso un ex capo ultrà

La curva nerazzurra è stata in lutto: non ha esposto striscioni, salvo uno, in omaggio a Stankovic. Niente cori. Il motivo? Poco prima delle 20 era stato ucciso a colpi di pistola in un agguato sotto casa, in via Zanzottero a Milano, Vittorio Boiocchi, 70enne storico capo degli ultrà dell’Inter. Trasportato all’ospedale San Carlo è deceduto subito dopo il ricovero. Indaga la Squadra Mobile. Boiocchi, 69 anni ha un passato costellato di arresti e denunce. L’ultima nel 2021 per una tentata estorsione ai danni di un imprenditore. Arresti e condanne invece li aveva avuti sin da giovane per traffico di droga, rapina, sequestro di persona.

29 Ottobre 2022
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