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11:57 am, 26 Ottobre 22 calendario

Proposta su tetto contante a 10mila euro. Ecco come funziona in Europa

Di: Redazione Metronews
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La Lega ha depositato un progetto di legge per alzare il tetto del contante a 10mila euro. Prima firma dell’onorevole Alberto Bagnai.

Salvini: “Tetto contante a 10mila euro è buonsenso”

Alzare il tetto di spesa in denaro contante dagli attuali 2mila a 10mila euro è una «proposta di buonsenso della Lega, in linea col programma del centrodestra e con altri paesi europei. Meno burocrazia, più libertà». E’ quanto afferma il segretario della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Facebook.

«L’aumento al tetto del contante è da sempre nel programma di Fratelli d’Italia, del centrodestra – dichiara il senatore di FdI, Giovanbattista Fazzolari – Lo faremo già nella prima legge di bilancio. Non ha nessun collegamento con la lotta all’evasione. C’è una tregua fiscale come è previsto nel programma. Chi ha pagato le tasse nei tempi e nei modi pagherà sempre meno di chi non lo ha fatto».

La Ue: “Meglio basso”

«Riteniamo che il denaro in contante continuerà a circolare e che debba essere ampiamente a disposizione di chi lo vuole usare» e «noi abbiamo proposto un tetto europeo ai pagamenti in contanti ma non è ancora stato raggiunto un accordo sul testo. Quindi gli Stati membri sono liberi di decidere da sè», ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis. Tuttavia «la Commissione preferirebbe limiti più bassi ai pagamenti in contanti».

«I tetti variano da Paese a Paese, vanno dai 500 euro in Grecia a oltre 10 mila euro, con alcuni Paesi che non hanno nemmeno un tetto», ha aggiunto Dombrovskis. «Nella nostra proposta sull’antiriciclaggio, il limite proposto al contante è di 10mila euro, ma ci sono diverse visioni attorno al tavolo e la proposta è attualmente in discussione dai co-legislatori. Vediamo come evolverà la situazione», ha sottolineato la commissaria per i Servizi finanziari, Mairead McGuinness. «Ci sono due elementi separati. Uno è quello della disponibilità di contante, e questa proposta sui pagamenti istantanei non interferisce con il diritto di averlo e di accedere al cash, cosa che difendiamo come Commissione», ha aggiunto la commissaria. «L’altro tema riguarda il denaro sporco», ha spiegato McGuinness.

Tutti i cambi sul tetto del contante in Italia

Al momento la soglia è 2.000 euro, per effetto di una modifica inserita nel decreto Milleproroghe che aveva spostato l’entrata in vigore del tetto a mille euro dal primo gennaio 2022 al primo gennaio 2023. Quella che si delinea è quindi l’ulteriore correttivo nella storia della Repubblica.

Dal 1991, infatti, come emerge da un report della Fondazione studi dei Consulenti del lavoro, con l’introduzione della prima misura di limitazione a 20 milioni di vecchie lire, diversi provvedimenti si sono succeduti nel nostro Paese, modificando via via le soglie di riferimento, per poi diminuirle progressivamente nell’ultimo decennio, passando da 12.500 (dl 112/2008) a 5.000 nel 2010 (dl 78/2010), 1.000 nel 2011 (dl 201/2011), risalendo a 3.000 con la legge di Stabilità del 2016, per poi scendere nuovamente a 2.000 (dal 1 luglio 2020) e ai 1.000 previsti per l’1 gennaio 2022 dalla legge di Bilancio 2020.

La modifica al Milleproroghe ha poi fatto slittare ulteriormente di un anno l’entrata in vigore della soglia a 1.000 euro che dovrebbe scattare da gennaio 2023, ma se il progetto di legge della Lega verrà approvato salirà nuovamente.

Come funziona negli altri Paesi

Non tutti i Paesi europei prevedono un limite all’uso del contante, come in Italia, dove il tetto è presente da diversi anni. Secondo i dati dell’European Consumer Centres Network, un organismo creato dalla Commissione europea e dagli Stati membri per fornire assistenza ai consumatori, a inizio 2021 su 30 Stati, considerando anche Regno Unito, Islanda e Norvegia, solo in 12 Paesi, compresa l’Italia, erano vigenti limiti all’uso del contante. Si tratta per lo più di Paesi dell’Europa del Sud oltre al Belgio e di alcuni Stati dell’Europa dell’Est.

In testa alla classifica degli Stati europei dove vige un limite più restrittivo per l’uso del contante ci sono: la Grecia con un tetto di 500 euro, la Francia con una soglia a 1.000 euro per i residenti che sale a 15.000 per i non residenti e il Portogallo (1.000 euro). In Spagna la soglia sale a 2.500 euro per i residenti e 15.000 per i non residenti e in Belgio il tetto è di 3.000 euro per le transazioni commerciali. In Bulgaria il limite è di 5.100 euro e per importi superiori è necessario una transazione bancaria mentre in Romania è prevista una soglia giornaliera di circa 2.100 euro. In Slovacchia il tetto è di 5.000 euro, in Repubblica Ceca sale a 14.000 euro e in Polonia e Croazia a 15.000 euro. Tra gli Stati Ue che non prevedono limitazioni, in Germania chi paga oltre 10 mila euro in contanti deve esibire un documento d’identità, in Danimarca gli esercenti possono decidere di accettare pagamenti in contanti solo fino a 2.500 euro, nei Paesi Bassi esiste l’obbligo di segnalare le transazioni sospette di importo superiore ai duemila euro e in Svezia un commerciante può rifiutare qualsiasi pagamento in contanti.

26 Ottobre 2022 ( modificato il 27 Ottobre 2022 | 12:30 )
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