Scarabicchi: “La mia faccia da spot guarda al cinema”

L’incontro con l’attore Graziano Scarabicchi (appena spenti i riflettori della XVII Festa del Cinema di Roma) è di quelli che lascia il segno. Per la sua allegria sincera e quel senso di positività che tutto ammanta.

Graziano Scarabicchi “lo sconosciuto più famoso”

«Recordman italiano degli spot, con 111 réclame all’attivo, e 36 figli sparsi per il mondo: ultimamente mi capitano tanti ruoli da papà, il che è stimolante. Ho tenuto a battesimo tanti ragazzini che poi mi capita di rincontrare in altri lavori: mi considerano il loro portafortuna». Così Graziano Scarabicchi, solare come pochi, “lo sconociuto più famoso d’Italia”, vista la sua assidua presenza in tv.

Al cinema con “Siccità” di Paolo Virzì, il poliedrico talento umbro di Monte Santa Maria Tiberina si racconta, mentre è al lavoro (tra un provino e l’altro) per la III edizione del premio Facce da Spot. «Con Maximiliano Gigliucci abbiamo voluto dare un riconoscimento ai volti noti e meno noti», spiega l’attore.

Ma come deve essere il volto di una pubblicità?
«Immediato per arrivare subito al pubblico. La naturalezza e la spontaneità sono le doti più richieste. Certo la fisiognomica è importante: lineamenti regolari, bei denti, occhi grandi ed espressivi… Poi spesso hai un canovaccio su cui lavorare in base alle richieste dell’azienda. I provini? Sono ormai autoprodotti con i cellulari: quindi bisogna essere preparati e pronti a tutto».

La più grande soddisfazione da “spotman”?
«Aver girato con Kate Winslet per la Longiness: lei è il mio mito dai tempi di Titanic!».

Quanta fatica, per un figlio di artigiani, arrivare alla tv e al cinema partendo da un paesino di 40 famiglie!
«Ho costruito la mia carriera mattone su mattone: i miei mi hanno sempre incoraggiato. Su tutti mia nonna: ero da lei quando è arrivata la chiamata di Virzì. Nessuno disposto a farmi da spalla per le prove: lei stava male ma mi ha aiutato! La forza della semplicità».

Volere è potere, lei dice: allora, cosa farà Scarabicchi da grande?
«Intanto, ho fatto dei provini per il cinema: incrocio le dita! Poi, sogno un ruolo da cattivo, un soggetto lontano anni luce dalla mia persona: sarebbe una vera sfida per me».