Covid in risalita, in 6 regioni ricoveri sopra la soglia d’allerta
Covid in risalita, in 6 regioni ricoveri sopra la soglia d’allerta. I casi Covid in Italia tornano sopra 500 su 100mila abitanti. L’incidenza settimanale a livello nazionale sale a 504/100mila nel periodo 7-13 ottobre, rispetto al dato di 441/100mila del periodo 30 settembre-6 ottobre. Lo riporta il monitoraggio Istituto superiore di sanità-ministero della Salute.
Covid in risalita, in 6 regioni ricoveri sopra la soglia d’allerta
Indice di trasmissione ancora sopra la soglia epidemica e ancora in crescita in Italia. Nel periodo 21 settembre-4 ottobre, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,30 (range 1,15-1,38), in aumento rispetto alla settimana precedente (1,18) e superiore al valore soglia. Lo riporta il monitoraggio Covid di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero diminuisce leggermente – si sottolinea nel report – ma si trova ancora oltre la soglia epidemica a 1,20 (1,17-1,24) al 4 ottobre, rispetto a 1,28 (1,23-1,32) al 27 settembre.
Terapie intensive al 2,4%
Ricoveri Covid ancora in aumento in Italia, sia nelle terapie intensive sia negli altri reparti. Secondo il monitoraggio settimanale Istituto superiore di sanità-ministero della Salute, “il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 2,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 13 ottobre), rispetto al 1,8% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 6 ottobre); il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 10,0% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 13 ottobre), rispetto all’8,2% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 6 ottobre)”.
Situazione peggiore in Valle d’Aosta
Questa settimana salgono a 6, rispetto alle 4 della settimana scorsa, le regioni/province autonome italiane con ricoveri Covid sopra la soglia d’allerta del 15%. L’occupazione in area medica supera questo dato in Calabria (16%), Pa di Trento (17,2%) e Friuli Venezia Giulia (17,5%), a cui si aggiungono Pa di Bolzano e Umbria con dati superiori al 20% (23,6% e 26,6% rispettivamente), e la Valle d’Aosta con un picco del 56,7%. Relativamente alle terapie intensive, l’occupazione più alta si registra in Friuli Venezia Giulia (6,3%) e Pa di Bolzano (6%). Sopra il 3%, ma tutte sotto il 4%, ci sono Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Pa di Trento, Piemonte (3%), Toscana e Veneto.
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