Iran
5:00 am, 13 Ottobre 22 calendario
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Giovanna Melandri: “Al Maxxi di Roma un gesto simbolico per le iraniane”

Di: Valeria Bobbi
Giovanna Melandri
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Una ciocca di capelli per le donne dell’Iran. L’arte vuole fare la sua parte: anche i visitatori del Maxxi, il Museo delle Arti del XXI Secolo di Roma, possono lasciare una ciocca dei loro capelli in una scatola trasparente, in segno di solidarietà con le donne iraniane che protestano per i loro diritti, dopo la morte in carcere di Mahsa Amini, una ragazza iraniana di 22 anni, arrestata per non aver indossato correttamente il velo. La scatola, piena di capelli, sarà consegnata all’ambasciata dell’Iran a Roma. E una ciocca l’ha tagliata anche Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione Maxxi, già ministro italiano dei Beni Culturali.

Melandri, come è stata accolta la vostra iniziativa dai visitatori?
In pochi giorni, centinaia di persone sono venute al museo e ci hanno scritto chiedendoci come fare per unire la loro voce alla nostra : donne e uomini; madri e figlie; insegnanti, studentesse e studenti. Tante persone si sono mobilitate per fare arrivare forte il messaggio alle autorità iraniane, anche attraverso un piccolo gesto. Persino dall’Australia hanno contattato il MAXXI per spedire una ciocche di capelli.

Perché secondo lei le proteste in Iran hanno suscitato una tale ondata di solidarietà e indignazione in Occidente?
“Gli omicidi e le violenze che stanno colpendo le giovani donne e i giovani uomini in Iran sono inaccettabili. L’Iran è un grande Paese ed è nel nostro cuore. È un Paese colto (oltre il 64% delle donne sono laureate), con una vivacissima comunità artistica cui il MAXXI ha dato voce già nel 2014 con la bellissima mostra Unedited History. Iran 1969-2014. E la cultura è un’arma potente per l’emancipazione dei popoli. Non è un caso che le manifestazioni di dissenso contro le regole liberticide della Repubblica Islamica coinvolgano sempre di più le Univesità, a Tehran e in tutto il Paese.

Pensa che il gesto simbolico del taglio delle ciocche servirà a qualcosa?
Le donne iraniane hanno bisogno di sapere che non sono sole. Hanno bisogno di sapere che quello che chiedono, che sono i diritti umani fondamentali, è qualcosa che vogliamo combattere insieme a loro. Questa manifestazione simbolica – che fa seguito ad altre manifestazioni di protesta, nello scorso fine settimana – si sta allargando a numerose città italiane. Il coraggio di tante donne iraniane è commovente e generoso. Così come quella di tanti uomini, consapevoli che sempre di più è la libertà delle donne il vero indice di democrazia di tutto un popolo. Non possiamo rimanere indifferenti. La loro protesta è anche la nostra e il loro  è un messaggio universale di libertà democrazia, pace e uguaglianza.  Non possiamo rimanere indifferenti.

Fino a quando durerà l’iniziativa?
Il nostro gesto simbolico di pacifico dissenso e di vicinanza ai protagonisti di questa drammatica pagina di storia durerà finché ci sarà bisogno di continuare a dare voce al grido di libertà delle donne iraniane. Facciamo sentire lo sdegno e l’orrore per le giovani martiri e le decine di vittime di questi giorni; la nostra solidarietà alla straordinaria lotta in corso per la difesa dei diritti umani inalienabili.

La teca con le ciocche di capelliMaxxi
La teca con le ciocche di capelli al Maxxi
13 Ottobre 2022
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