Alla Camera doppia fumata nera per la presidenza

Nuova fumata nera alla Camera per l’elezione del nuovo presidente. Anche il secondo scrutinio è andato a vuoto e nessuno ha raggiunto il quorum richiesto della maggioranza dei due terzi dei voti computando tra i voti anche le schede bianche. Lo ha annunciato in Aula il presidente provvisorio Ettore Rosato. La terza votazione si svolgerà a partire dalle 17 e sarà l’ultima per oggi. Al momento la seduta è stata sospesa. La maggioranza richiesta nel secondo scrutinio era pari a 259 voti. Hanno partecipato al voto 388 deputati. Nessun astenuto. Hanno ottenuto voti: Letta 4; Molinari 3; Stumpo 2. I voti dispersi sono 7, le schede bianche 365 e le nulle 7. «Qui a Montecitorio è tranquillissimo. Mi pare che l’indicazione sia quella di Molinari. Punto a chiudere velocemente anche qui», ha detto la leader di FdI Giorgia Meloni, parlando con i cronisti.

Pd valuta candidato di bandiera

Mettere in campo un nome da scrivere sulla scheda così da rendere plastico il comportamento dei deputati di centro sinistra in occasione del quarto scrutinio, che si svolgerà venerdì, per l’elezione del presidente della Camera. È l’ipotesi su cui stanno ragionando il Pd e i suoi alleati a Montecitorio. Un modo di «segnare il voto», spiega un esponente di spicco, «così che nessuno possa accusare nessuno di voti scappati a destra e a manca». E se dovesse verificarsi un secondo “caso La Russa”, eletto con più voti di quanti la maggioranza dispone al Senato, il ventaglio dei sospetti si restringerebbe.