Lo Russo: «La bolletta energetica è raddoppiata»

«La bolletta energetica del Comune raddoppierà a circa 70-80 milioni». È l’allarme lanciato oggi dal sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. Tuttavia il primo cittadino ha escluso sia l’aumento del costo del biglietto dei mezzi pubblici, sia l’eliminazione delle luminarie di Natale. E anche sul ventilato spegnimento dell’illuminazione della Mole, Lo Russo ha voluto prendere tempo.

«Al 31 luglio abbiamo già sfondato 40 milioni, che era circa l’intera bolletta del 2021», ha detto. «Ragionevolmente, temo che con questo trend di crescita dell’energia, la bolletta del solo Comune raddoppierà a circa 70-80 milioni, che non ho nel nostro bilancio». Per il sindaco «la situazione è molto critica, stiamo analizzando con gli uffici tecnici le misure che possono essere messe in campo».

Tra queste «ci sono misure che riguardano l’illuminazione pubblica, o i monumenti, altre molto più significative che riguarderanno il riscaldamento dei nostri uffici comunali. Un pacchetto di misure che stiamo guardando con l’approccio di verificare quanto sono efficaci per risparmiare la bolletta energetica».

Costi ai quali, ricorda il sindaco, «si sommano i rincari tariffari di carburanti ed energia elettrica del trasporto pubblico, che è quello che in questo momento mi preoccupa maggiormente. Con un rincaro del 235% previsto per il 2023 – ha osservato – passo da una bolletta elettrica dei tram da 11 a 29 milioni, quindi davvero complicato far quadrare i conti, al limite dell’impossibile, senza un intervento del Governo».

Tuttavia per il sindaco una cosa è chiara: «Non possiamo aumentare il costo del biglietto dell’autobus, perché diventerebbe non economico per chi utilizza i mezzi pubblici. Così come non possiamo spegnere il Natale con le sue luci, perché fermerebbe il commercio e il turismo». Infine Lo Russo è tornato sulla questione Mole: «Il costo dell’illuminazione della Mole oscilla tra i 16 mila e i 20 mila euro, quindi non è elevatissimo rispetto all’insieme di rincari. Farò di tutto per impedire che la città si spenga».

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