Crolla impalcatura, tre operai feriti

Poteva causare danni ben maggiori l’impalcatura crollata questa mattina in un cantiere edile in via Carrù a Rivoli, ferendo tre operai di 48, 38 e 28 anni, di cui uno gravissimo ricoverato alle Molinette di Torino in prognosi riservata. La struttura avrebbe infatti colpito la scuola primaria di fronte al cantiere se non fosse stata fermata da alcuni alberi. Il cortile dell’istituto – dove al momento del cedimento non c’erano bambini, che però hanno visto tutta la scena – si trova a una decina di metri dal cantiere della Gi.Emme Impresa Generale Costruzioni srl. La scuola è stata evacuata e domani rimarrà chiusa.

Dalle prime ricostruzioni fatte da personale dei Carabinieri e dei Vigili del fuoco intervenuti sul posto, un pezzo di impalcatura si è staccato trascinando con sé il resto della struttura. Il crollo è stato parziale proprio grazie alla presenza di alberi che hanno di fatto fermato la struttura. L’area è stata messa in sicurezza e i successivi approfondimenti d’indagine verranno svolti dal Servizio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro dell’Asl.

Nel primo pomeriggi è stato trasferito d’urgenza alle Molinette di Torino uno dei tre operai rimasti gravemente feriti. L’uomo presenta la rottura dell’aorta e necessita di un’embolizzazione della milza. La prognosi è riservata. L’uomo ha riportato un trauma cranico, toracico, addominale, al bacino e al femore. Gravi le condizioni anche di un secondo operaio, in prognosi riservata all’ospedale di Rivoli. Il terzo lavoratore coinvolto si trova invece ricoverato all’ospedale San Luigi di Orbassano.

Per il sindaco di Rivoli, Andrea Tragaioli, «Un fatto gravissimo quello che oggi si è verificato a Rivoli, e qualche mese fa a Torino, a dimostrazione che la sicurezza sul lavoro è un tema su cui c’è l’assoluta necessità di porre una lente di ingrandimento importante». Dall’inizio dell’anno sono quasi 600 i morti sul lavoro in Italia, di cui 48 in Piemonte, mentre gli infortuni hanno superato la soglia delle 400 mila denunce di cui quasi 35 mila in regione.