Cinema
11:00 am, 3 Ottobre 22 calendario
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Sacheen Littlefeather addio! Rifiutò l’Oscar

Di: Redazione Metronews
Sacheen Littlefeather
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Se ne va Sacheen Littlefeather aveva 75 anni. Attrice e attivista nativa americana ha fatto la storia degli Oscar nel 1973. Allora rifiutò il premio per conto di Marlon Brando come miglior attore per “Il Padrino” (dove vestì i panni del boss mafioso Don Vito Corleone), scuotendo l’Academy (e circa 85 milioni di telespettatori) col suo discorso di condanna dei maltrattamento degli indiani d’America. Nata come Marie Louise Cruz, soprannominata Piccola Piuma, a Salinas, in California, il 14 novembre 1946. È morta domenica 2 ottobre nella sua casa di Novato, nella contea di Marin, in California, in seguito ad un tumore al seno e al polmone destro diagnosticato nel 2018.

Sacheen Littlefeather Piccola Piuma

Il 23 marzo 1973 salì sul palco del Dorothy Chandler Pavilion di Los Angeles per ritirare la statuetta a nome di Brando. Per l’occasione il grande attore scrisse un discorso di 8 pagine. Ma il produttore Howard Koch impedì di leggerlo per intero, informando che Littlefeather avrebbe avuto solamente 1 minuto. Nel suo discorso si presentò come apache, criticando la rappresentazione dei nativi americani da parte di Hollywood.

Con un abito di pelle di cervo, mocassini e lunghi capelli neri raccolti in due codini, la 26enne sconosciuta, si rivolse così al pubblico dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences «Buonasera. Mi chiamo Sacheen Littlefeather. Sono Apache e presiedo il Comitato Nazionale per l’Immagine Affermativa dei Nativi Americani. Rappresento Marlon Brando a questo evento. È con rammarico che Marlon Brando non può accettare questo premio così generoso, a causa del modo in cui i nativi americani sono trattati oggi dagli Stati Uniti. È con rammarico che non può accettare questo generosissimo premio, a causa del modo in cui i nativi americani sono trattati oggi dall’industria cinematografica, in televisione e nelle repliche dei film, e a causa di Wounded Knee».

I nativi americani maltrattati e le scuse dell’Academy

Il suo discorso fu accolto da un mix di applausi, fischi e anche insulti e privò l’attrice di una carriera cinematografica. E le valse l’ira dei vertici dell’Academy Awards. Quasi 50 anni dopo l’istituzione di Hollywood si è scusata con Sacheen Littlefather, organizzando in onore della cultura dei nativi americani il 17 settembre scorso un evento che ha celebrato il contributo delle popolazioni indigene alla Settima Arte.

Prima di acquisire la controversa notorietà durante la notte degli Oscar, Littlefather aveva posato come modella per la rivista Playboy. Negli Anni ’80 ha partecipato a campagne per la lotta all’Aids, causa di morte del fratello ed ha lavorato in un ospizio fondato da Madre Teresa in California. Riscoprendo la fede cattolica della sua infanzia. Ha guidato un circolo di preghiera di San Francisco intitolato alla religiosa Kateri Tekakwitha, una donna Algonquin e Mohawk del XVII secolo, prima nativa nordamericana a essere proclamata santa da Papa Benedetto XVI.

3 Ottobre 2022
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