Nord Stream, nuvola gas serra su Svezia e Norvegia
Le esplosioni nei gasdotti Nord Stream hanno portato a una nuvola di gas serra metano su Norvegia e Svezia, come riporta la tv norvegese Nrk.
Secondo la Guardia costiera svedese è diminuita la quantità di gas che sta fuoriuscendo dalle falle scoperte sui gasdotti che transitano dalla zona economica esclusiva della Svezia. La Guardia costiera svedese ha precisato che dopo aver osservato la situazione dall’alto, è diminuito il gas in uscita dalla più piccola delle due falle.
La Guardia costiera ha inoltre sottolineato che le navi in zona ora dovranno mantenere una distanza di sicurezza di 7 miglia marine, (poco meno di 13 chilometri), anziché 5 miglia marine, come in precedenza.
Il 96% era gas serra metano
La tv norvegese Nrk ha aggiunto che il 96% del gas nei due gasdotti era il potente gas serra metano. Il climatologo senior dell’Istituto norvegese per la ricerca sull’aria, Stephen Matthew Platt, ha calcolato sulla base delle misurazioni dell’osservatorio Birkenes and Agder che le perdite hanno causato il rilascio di circa 40 mila tonnellate di metano, emissioni che corrispondono al doppio di quelle annuali dell’industria petrolifera e del gas in Norvegia.
«Sono livelli record, non abbiamo mai visto niente di simile»
«Sono livelli record, non abbiamo mai visto niente di simile prima in Norvegia e Svezia», ha riferito Platt, sottolineando tuttavia che l’elevata concentrazione di metano non rappresenta un grave pericolo per le persone.
Le quattro perdite di gas serra metano
Le quattro perdite si trovano vicino all’isola danese di Bornholm nel Mar Baltico e sono tutte in acque internazionali, due nelle zona economica esclusiva svedese e due in quella danese. Tre delle quattro perdite si trovano a pochi chilometri l’una dall’altra.
Per Nilu sprigionate almeno 80 mila tonnellate di gas
Il climatologo dell’Istituto norvegese per la ricerca sull’aria Platt ha calcolato da mercoledì scorso. Oggi l’istituto indipendente Nilu ha presentato nuove stime, riportando uno scarico nell’aria di almeno 80 mila tonnellate di gas serra. Si tratta di più di quattro volte le emissioni annue di metano nazionali norvegesi dell’industria petrolifera e del gas. Le emissioni corrispondono ad un aumento della concentrazione di metano nell’atmosfera di circa il 20 per cento.
Per la Russia coinvolgimento occidentale nell’attacco ai gasdotti
L’intelligence russa è in possesso di materiale che indica un coinvolgimento occidentale nell'”attacco terroristico” ai gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2. Lo ha annunciato ai giornalisti il capo del Servizio di intelligence estero della Federazione Russa, Sergei Naryshkin, citato dalla Tass.
“Abbiamo già alcuni materiali che indicano il coinvolgimento occidentale nell’organizzazione e nell’attuazione di questo atto terroristico”, ha affermato Naryshkin sottolineando che l’Occidente “sta facendo di tutto per nascondere i veri autori e organizzatori di questo atto terroristico internazionale”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA