Iss, risale l’incidenza dei casi Covid: 215 su 100mila abitanti
«Per la prima volta dopo numerose settimane, si osserva un aumento dell’incidenza. Si osserva una tendenza alla stabilizzazione nei tassi di occupazione dei posti letto in terapia intensiva ed una lieve diminuzione nei tassi di ospedalizzazione in area medica». Questo il quadro tracciato nel report settimanale dell’Iss, Istituto superiore di sanità-ministero Salute per il monitoraggio della pandemia di Covid-19 in Italia. L’incidenza settimanale a livello nazionale è salita a 215 casi ogni 100.000 abitanti (16-22 settembre) contro 186 ogni 100mila abitanti (9-15 settembre). Stabile l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici, pari a 0,91 (range 0,85-1,06), come la settimana precedente. Invece l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in leggero aumento ma sotto la soglia epidemica: Rt=0,87 (0,82-0,91) al 13 settembre contro Rt=0,81 (0,77-0,85) al 6 settembre”, precisa il report. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 1,4%. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 5,3% dal 5,7%.
Per l’Iss Piemonte e Toscana a rischio alto
Due regioni sono classificate dall’Iss a rischio alto, 11 a rischio moderato e le restanti 8 regioni sono classificate a rischio basso. Le 2 regioni classificate a rischio alto sono il Piemonte e la Toscana, mentre le 11 Regioni/Pa a rischio moderato sono: Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Umbria e Veneto. Le restanti 8 regioni sono classificate a rischio basso.
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