lo spot della lega
5:08 pm, 21 Settembre 22 calendario
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Ligabue, Accorsi e Procacci diffidano la Lega per lo spot elettorale

Di: Redazione Metronews
Ligabue Accorsi e Procacci diffidano la Lega
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Luciano Ligabue, Stefano Accorsi e Domenico Procacci diffidano la Lega per lo spot elettorale che al suo interno contiene il monologo che ha come termine chiave la parola “credo”. Il testo fa parte del film “Radiofreccia”, un grandissimo successo che la rockstar Ligabue ha scritto e diretto nel 1998

Ligabue, Accorsi e Procacci contro la Lega per lo spot

Domenico Procacci per la società Fandango, Luciano Ligabue e Stefano Accorsi, rispettivamente produttore, autore e attore del film Radiofreccia, comunicano di avere formalmente diffidato, a mezzo dei loro legali, la Lega per Salvini Premier. La diffida riguarda l’utilizzo di un brano audio con la voce di Stefano Accorsi contenuto nel film Radiofreccia.

Il testo è «illegittimamente inserito all’interno di un video elettorale attualmente diffuso su tutti i social media e ripreso dalla stampa», si legge in una nota. «Nella loro diffida i suddetti hanno contestato la gravissima violazione dei loro diritti sul film».

Il comunicato cita anche «la spregiudicata utilizzazione dello stesso brano in una presentazione al pubblico, che lascia anche chiaramente presumere una adesione al contenuto del messaggio».

Un’adesione da cui invece i diretti interessati «radicalmente si dissociano. La Lega ha infatti usato il “credo laico” di Radiofreccia per la propria campagna elettorale, senza chiedere alcuna autorizzazione (che non sarebbe stata concessa), e con grave sprezzo della legge sul diritto d’autore. La diffida contiene l’invito alla immediata rimozione dal video di qualsiasi elemento tratto dal film e riserva ogni più ampia tutela legale, in sede civile e penale», conclude.

Nello spot il riferimento ad Albino Ruberti

Nello spot, che dura tre minuti, c’è un riferimento diretto alla vicenda di Albino Ruberto, ex capo di gabinetto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, costretto alle dimissioni in seguito alle violente minacce nei confronti dell’esponente del Pd Francesco De Angelis e di suo fratello Valdimiro. Minacce finite in un video amatoriale e confluite nel fascicolo di indagine che la procura di Frosinone ha aperto per verificare eventuali illeciti ralitivi ai rapporti tra i tre protagonisti del filmato, girato di nascosto lo scorso giugno.

 

 

 

21 Settembre 2022
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