Cinema
5:00 am, 20 Settembre 22 calendario

Sophia Loren, icona del cinema, compie 88 anni

Di: Redazione Metronews
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CINEMA Ambasciatrice della bellezza italiana nel mondo nonché diva più amata della storia del cinema internazionale, un nome entrato nella Walk of fame: Sophia Loren compie 88 anni. Settant’anni di carriera, due Oscar e 5 Golden Globe, l’attrice, all’anagrafe Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, è nata a Roma il 20 settembre 1934 da Romilda Villani, insegnante di pianoforte, e da Riccardo Mario Claudio Scicolone, affarista nel settore immobiliare.

In totale in carriera Sophia Loren ha vinto 2 Oscar, 5 Golden Globe, 1 Leone d’oro, 1 Grammy Award, la Coppa Volpi a Venezia, il Prix d’interpretation feminine a Cannes, l’Orso d’oro a Berlino, un Bafta, 10 David di Donatello e 3 Nastri d’argento che ne fanno l’attrice italiana più premiata al mondo.

Da Sofia Lazzaro a Sophia Loren

Il padre riconobbe la paternità della bambina, ma rifiutò sempre di sposare Romilda, che si occupò da sola della formazione della figlia. Fu notata giovanissima ad un concorso di bellezza da Carlo Ponti, che poi diventerà suo marito – per procura in Messico nel 1957 – tra mille polemiche in Italia visto che il produttore era già sposato e il divorzio non era ancora consentito. Fu lo stesso Ponti a offrirle il primo contratto e a consigliarle di usare un nome d’arte: Sofia Lazzaro prima e Sophia Loren poi.

I primi film di successo della Loren

E’ con questo nome che gira le prime pellicole di successo a fianco di Alberto Sordi, interpretando Cleopatra e quello di una sua sosia in Due notti con Cleopatra di Mario Mattoli nel 1953. L’anno successivo è la volta di L’oro di Napoli, film a episodi diretto e interpretato da Vittorio De Sica con Totò, Silvana Mangano e Eduardo De Filippo e  di Miseria e nobiltà, adattamento dell’opera di Vincenzo Scarpetta, a fianco di Totò.

L’iconica pescivendola in Pane, amore e…

La prima interpretazione iconica fu in Pane, amore e… del 1955, di nuovo in coppia con Vittorio De Sica. Del film di Dino Risi, quarto maggiore incasso del ’55/’56, dove la Loren è una pescivendola che tenta di sedurre il maresciallo Carotenuto (De Sica) affinché la facesse restare nella sua casa in affitto, rimane nell’iconografia collettiva la scena del mambo ballato dalla Loren e De Sica.

La consacrazione di Sophia Loren a Hollywood

Gli anni Sessanta rappresentarono la consacrazione mondiale a diva del cinema. A Hollywood in realtà ci era già arrivata nella seconda metà degli anni ’50 recitando in coppia con Cary Grant, John Wayne e Anthony Quinn. Per Orchidea nera, film del 1958 con Grant, vinse il suo primo David di Donatello e la Coppa Volpi a Venezia.

A soli 26 anni è già l’icona del cinema italiano nel mondo, ma è proprio nel 1961 che arriva il ruolo della sua vita. Nel 1960, diretta ancora una volta da De Sica, vestì i panni di Cesira in La ciociara dell’omonimo romanzo di Moravia, un’interpretazione perfetta, che le valse l’Oscar per la migliore attrice, il primo assegnato ad un’interprete di un film non in lingua inglese. Oltre al premio vinto nel 1962, portò a casa con lo stesso film la Palma d’oro a Cannes, il Bafta, il David di Donatello e il Nastro d’argento o, e il Time le dedicò la copertina del numero di Aprile dello stesso anno.

I successi con De Sica, e il sodalizio con Mastroianni, si ripetono nel 1963 e nel 1964 con Ieri, oggi, domani e Matrimonio all’italiana, che le vale una seconda nomination agli Oscar del 1965. Entrambi con lo zampino di Eduardo: Adelina, il primo episodio del film del 1963, è stato scritto dal grande drammaturgo partenopeo, mentre Matrimonio all’italiana è la trasposizione cinematografica di Filumena Marturano.

I legami con De Filippo, De Sica e Mastroianni

Altro film che lega la Loren a De Filippo è Sabato, domenica e lunedì trasposizione degli anni ’90 diretta da Lina Wertmuller tratta dall’opera omonima di Eduardo.

L’ultimo film del trio Loren, Mastroianni e De Sica fu I girasoli del 1969, mentre nel 1974 fu Adriana de Mauro nel drammatico Il viaggio, ultima pellicola di Vittorio De Sica.

Con Mastroianni tornò a lavorare nel capolavoro Una giornata particolare di Ettore Scola del 1977 che vinse il Golden Globe come miglior film straniero e per lei fu il sesto David di Donatello, il secondo Nastro d’argento e il primo Globo d’oro.

L’Oscar alla carriera nel 1991 e quello dato a Benigni

Nel 1991 arriva l’Oscar alla carriera e tre anni dopo in Pret à porter di Robert Altman la vuole per il suo film , dove, 30 anni dopo, rimette in scena il celebre spogliarello di Ieri, oggi, domani.

Nel 1999 è Sofia Loren a consegnare l’Oscar al miglior film straniero a Roberto Benigni. Memorabile la scena in cui, al grido dell’attrice “And the Oscar goes to… Robberto” (con due b), l’attore raggiunge il palco dell’Academy camminando sugli schienali delle poltrone.

Sophia Loren nel nuovo millennio diventa anche doppiatrice di Cars2

Nel nuovo millennio l’attrice gira Cuori estranei, diretta dal figlio Edoardo Ponti e due anni dopo Peperoni ripieni e pesci in faccia di Lina Wertmuller.

Nel 2001 l’attrice napoletana (più volte ha ripetuto con vanto: «Io non sono italiana, sono napoletana») torna in tv con le fiction televisive Francesca e Nunziata, sempre di Lina Wertmuller, con Claudia Gerini e Raoul Bova, e La terra del ritorno (2004), con Sabrina Ferilli.

Nel 2009, dopo diversi anni di assenza sul set, è chiamata da Rob Marshall per interpretare la madre del protagonista in Nine, l’omaggio del regista del 2009 a 8 e mezzo di Federico Fellini.

Nel 2011 per la prima volta nella sua carriera doppia il film d’animazione Disney-Pixar Cars 2, dove ha il ruolo di Mamma Topolino.

La sua ultima interpretazione risale al 2020 quando è protagonista de La vita davanti a sé, diretta dal figlio Edoardo Ponti.

 

 

20 Settembre 2022 ( modificato il 19 Settembre 2022 | 14:29 )
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