intervista con giorgia meloni
4:26 am, 20 Settembre 22 calendario

“Rinnovabili, serve filiera produttiva italiana. Tasse, taglio al cuneo”

Di: Lorenzo Grassi
Giorgia Meloni
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Con questa intervista alla presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, Metro prosegue la serie di   approfondimenti tematici con i principali protagonisti della sfida elettorale del 25 settembre. Chiederemo loro di rispondere in modo diretto sui punti programmatici che interessano maggiormente e più da vicino gli italiani.

Onorevole Meloni, la transizione ecologica e la necessità di uscire dalla dipendenza energetica russa chiamano l’Italia a scelte drastiche e rapide. Quale può essere la linea di azione più efficace? E come valorizzare davvero le rinnovabili?
“Si può rilanciare la produzione di energia da fonti rinnovabili sburocratizzando le procedure autorizzative e avviando il sistema delle comunità energetiche. Creazione di una filiera produttiva italiana ed europea per le rinnovabili, le reti e gli accumuli, implementando la ricerca scientifica e tecnologica”.

La disoccupazione resta uno dei “talloni d’Achille” del nostro Paese. Come si può creare nuovo lavoro?
“Serve un mix di interventi. Il taglio strutturale del cuneo fiscale e contributivo, a vantaggio di lavoratori e imprese, è una priorità. Ma è fondamentale garantire ai giovani una formazione di qualità e un lavoro vero affinché non espatrino o rimangano inattivi. Vanno rilanciati, con adeguate tutele, gli strumenti del contratto di apprendistato e dei tirocini, bisogna dare effettivo avvio alla riforma degli ITS, potenziare il sistema dei corsi post diploma di inserimento lavorativo e promuovere la formazione nell’ambito delle discipline Stem”.

Meloni: «Abbassare le tasse sul lavoro»

Il salario minimo è una soluzione efficace per retribuzioni dignitose?
“I salari in Italia sono troppo bassi perché la tassazione sul lavoro è estremamente alta. Se si vogliono alzare i salari la prima cosa da fare è abbassare le tasse sul lavoro con un taglio strutturale del cuneo fiscale”.  

Sulle pensioni, esaurita l’esperienza di Quota 100, quale può essere una proposta sostenibile?
“È un capitolo complesso. È necessario costruire un sistema che garantisca anche le giovani generazioni e chi percepirà l’assegno solo in base al regime contributivo, eliminando diverse ingiustizie oggi presenti. Bisogna adeguare le pensioni minime e sociali per restituire dignità alle persone che vivono difficoltà quotidiane e garantire la pensione sociale ai sessantenni privi di reddito. Bisogna rafforzare gli strumenti di flessibilità in uscita, favorendo al contempo il ricambio generazionale, e rinnovare la misura Opzione donna”.

La leader FdI: «Chi può lavorare deve lavorare»

A proposito di reddito di cittadinanza, da azzerare o modificare?
“Il reddito di cittadinanza ha fallito, sia sul fronte del contrasto alla povertà che su quello del lavoro. Bisogna introdurre un nuovo strumento che tuteli i soggetti privi di reddito, effettivamente fragili e impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili. Per chi è in grado di lavorare, servono percorsi di formazione e potenziamento delle politiche attive del lavoro”.

I flussi migratori sono destinati ad aumentare e il nostro Paese ne è uno dei crocevia. Qual è la soluzione?
“Attraverso il contrasto all’immigrazione irregolare e una gestione ordinata dei flussi legali, favorendo l’inclusione sociale e lavorativa degli immigrati regolari. Allo stesso modo è prioritario difendere i confini nazionali come richiesto dall’Ue, attraverso una missione europea in accordo con le autorità del Nord Africa, per fermare le partenze e la tratta degli esseri umani. Creazione di hot-spot nei territori extra-europei, gestiti dall’Ue, per valutare le richieste d’asilo e distribuzione equa solo degli aventi diritto nei 27 Paesi membri”.

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Le precedenti interviste:

Enrico Letta, Pd
Matteo Salvini, Lega

20 Settembre 2022 ( modificato il 19 Settembre 2022 | 18:20 )
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