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4:42 pm, 15 Settembre 22 calendario
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Roger Federer annuncia il ritiro: «Conosco i miei limiti»

Di: Redazione Metronews
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Roger Federer, 41 anni, forse il più grande giocatore di tutti i tempi, ha annunciato il ritiro dal tennis. Non che la notizia non fosse nell’aria, da tempo, ma il suo impatto sul mondo degli appassionati è comunque grande. Il suo ultimo torneo sarà la Laver Cup a Londra dal 23 al 25 settembre.

Roger Federer annuncia il ritiro sui social: chiuderà con la Lever Cup

L’annuncio del ritiro è stato diramato dallo stesso campione sui suoi canali social: «Come molti di voi sapranno, gli ultimi tre anni mi hanno presentato sfide sotto forma di infortuni e interventi chirurgici. Ho lavorato per tornare alla piena forma competitiva. Ma conosco anche le capacità e i limiti del mio corpo, e il suo messaggio per me ultimamente è stato chiaro. Io ho 41 anni. Ho giocato più di 1500 partite in 24 anni. Il tennis mi ha trattato più generosamente di quanto avrei mai sognato, e ora devo riconoscere quando è ora di finire la mia carriera competitiva». E aggiunge: «La Laver Cup la prossima settimana a Londra sarà il mio ultimo evento ATP. Giocherò ancora in futuro, ma non a uno Slam e non in un torneo del circuito. E’ stata una decisione agrodolce, perché mi mancherà tutto quello che il circuito mi ha dato in questi anni. Ma allo stesso tempo, c’è anche così tanto da festeggiare».

Il post su Twitter di Federer.

I ringraziamenti del “Re”: la famiglia e gli avversari

Il “Re” del tennis scrive tanto altro: «Mi considero una delle persone più fortunate sulla Terra. Mi è stato dato un talento speciale per giocare a tennis, e l’ho fatto a livello che non avrei mai immaginato, per molto più tempo di quanto avessi mai pensato possibile». E ancora: «Vorrei ringraziare in particolare la mia fantastica moglie Mirka, che ha vissuto ogni minuto con me. Mi ha scaldato prima delle finali, ha guardato innumerevoli partite da oltre 20 anni. Voglio anche ringraziare i miei quattro meravigliosi bambini per avermi supportato, sempre desiderosi di esplorare nuovi posti e creando meravigliosi ricordi lungo il percorso. Vedere la mia famiglia fare il tifo per me dagli spalti è una sensazione che conserverò per sempre. Vorrei anche ringraziare e riconoscere i miei affettuosi genitori e il mio cara sorella, senza la quale nulla sarebbe possibile. Un grande ringraziamento a tutti i miei ex allenatori che mi hanno sempre guidato nel giusto direzione… sei stato meraviglioso! E al tennis svizzero che ha creduto in me da giovane».

Un pensiero di Federer anche per gli avversari

E un grazie anche agli avversari: «Ringrazio anche i miei avversari in campo. Sono stato fortunato a giocare alcuni match epici. Abbiamo duellato in modo duro ma corretto, con passione e intensità. Ci siamo spinti l’uno con l’altro, portando il tennis a un altro livello. Gli ultimi 24 anni nel tour sono stati incredibili, anche se a volte sembrano passate solo 24 ore. Li ho vissuti intensamente e profondamente. Ho avuto la fortuna di giocare in più di 40 paesi, di ridere e piangere, di provare gioia e dolore e di sentirmi vivo. Quando ho cominciato a giocare a tennis, ero un raccattapalle a Basilea…».

Lea Pericoli: «Roger è stato la perfezione del tennis»

Innumerevoli le reazioni, a cominciare dall’omaggio reso a Federer da Wimbledon, il torneo sull’erba che Re Roger ha vinto otto volte. Tra i tanti commenti, quello di Lea Pericoli, grande tennista e commentatrice, è stato: «Roger Federer a mio avviso è stata la perfezione nel gioco del tennis, la sua classe, la sua gestualità sono state uniche. Le rivalità con Nadal e Djokovic sono stati i punti più alti mai visti in questo sport. Lo spagnolo e il serbo sono due grandi campioni che hanno vinto forse più di lui e vinceranno magari ancora ma Roger è stato la perfezione».

L’omaggio di Bertolucci e Pietrangeli per il ritiro di Federer

Per Paolo Bertolucci «Il ritiro di Federer è una giornata terribile per il tennis mondiale». E il sommo Nicola Pietrangeli: «Quando smette un grande campione, per me Federer è stato il più grande, è sempre doloroso per lui che chiude un capitolo straordinario della sua esistenza e per i milioni di tifoso che lo idolatrano nel mondo. A 41 anni però è una scelta inevitabile, soprattutto dopo tutti i problemi al ginocchio degli ultimi tre anni. Dico che è stato il più grande anche se ha vinto meno Slam di Rafael Nadal e Novak Djokovic per il modo in cui ha vinto, con un tennis d’attacco e spettacolare in un’epoca in cui praticamente tutti giocano da fondo campo. Di questo il pubblico gli è sempre stato grato e la maggior parte dei tifosi è sempre stata a lui favorevole. Lui smette ma nella storia del tennis resteranno indelebili le sue imprese».

15 Settembre 2022
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