Moby Prince
4:56 pm, 15 Settembre 22 calendario
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Moby Prince: per la commissione d’inchiesta fu colpa di una terza nave

Di: Redazione Metronews
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«Lo scenario più probabile della tragedia della ‘Moby Princè del 10 aprile 1991 è che quella notte coincide con un cambio di rotta improvviso della nave che virò a sinistra nel giro di 30 secondi a causa della comparsa di una terza nave di fronte alla “Moby Prince” che effettuò una manovra di emergenza che la portò a collidere con la petroliera Agip Abruzzo. Quest’ultima era avvolta in una nube di vapore acqueo dovuta alla probabile avaria dei sistemi che producono vapore acqueo. Inoltre l’Agip Abruzzo era stata colpita pochi minuti prima da un blackout che l’ha resa di fatto invisibile. Fu una terza nave di cui non è stato possibile accertare l’identità a provocare l’incidente». E’ questo il risultato dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause del disastro della nave ‘Moby Princè comunicato dal presidente Andrea Romano.

Non ci fu alcuna esplosione a bordo della Moby Prince

La commissione ha anche stabilito in maniera inequivocabile che non ci fu alcuna esplosione a bordo della ‘Moby Princè prima della collisione. Un risultato che chiude una lunga stagione di ipotesi di attentato. In quanto alla terza nave che provocò di fatto la virata della ‘Moby Princè e la conseguente collisione con la petroliera Agip Abruzzo, causando la morte di 140 persone, 65 persone dell’equipaggio e 75 passeggeri, Romano ha rivelato le ipotesi di lavoro sulle quali una nuova commissione potrebbe indagare. «Sappiamo che c’era una imbarcazione, un ex peschereccio battente bandiera somala, la ’21 October II’, che era nel porto di Livorno per delle riparazioni – ha spiegato Romano – su questa nave noi abbiamo acquisito della documentzione e svolgiamo nella relazione finale delle supposizioni».

L’altra pista

«L’altra pista è quella delle bettoline (o bettolina) – ha aggiunto – sappiamo che si fa riferimento ad esse già nelle comunicazioni radio del comandante Superina, comandante della Agip Abruzzo, che dice nei primi momenti: ‘c’è venuta addosso una bettolinà. Qui facciamo riferimento parziale ad altri elementi, come quello di un tubo che fuoriusciva dalla Agip Abruzzo e che potrebbe, uso il condizionale, rimandare ad attività di bunkeraggio clandestino in cui avrebbero potuto essere coinvolte delle bettoline. La nostra attività si è interrotta prima della fine della legislatura – ha concluso – sappiamo con ragionevole certezza che si è trattato di una terza nave a provocare la collisione, purtroppo non possiamo darle un nome e dobbiamo limitarci ad indicare alcune piste».

15 Settembre 2022
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