Cinema in lutto
11:04 am, 14 Settembre 22 calendario

Morta Irene Papas, emblema del tragico greco

Di: P.P.
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CINEMA Dopo il grave lutto che ha colpito ieri il mondo del cinema con la scomparsa del regista fondatore della Nouvelle Vague, Jean-Luc Godard, se ne è andata stamattina un’icona della bellezza greca, Irene Papas. Aveva 96 anni. A riferirne il decesso è l’agenzia di stampa greca Ana-Mpa. La morte l’ha colta a Chiliomodi, vicino a Corinto, dove era nata il 3 settembre 1926 con il vero nome di Irene Lelekou. Nel 2018 era stato annunciato che la Papas soffriva del morbo di Alzheimer da cinque anni. Da allora ha vissuto lontano dagli occhi del pubblico.

Il suo viaggio nell’universo teatrale e cinematografico è passato attraverso interpretazioni carismatiche e vigorose, sempre nel segno di una immensa eleganza accompagnata da profonde doti recitative.

In Irene Papas ha rivissuto il potere “sacro” della tragedia antica: celeberrima la sua Penelope ne l’Odissea di Andrej Končalovskij, lo sceneggiato televisivo andato in onda nel 1968  co-prodotto da diversi Paesi (nel 1997 tornò sul piccolo schermo).

La Papas era molto amica di Katharine Hepburn, con la quale nel 1971 recitò in Le troiane, dirette da Michael Cacoyannis. La stessa Hepburn affermò che Irene era “una delle migliori attrici nella storia del cinema”.

Alcuni dei grandi successi di Irene Papas

Capace di passare da  La città morta di Frixos Iliadis presentato al Festival di Cannes nel 1952 (il film le rese un grande successo internazionale) a Le infedeli di StenoMonicelli (1953), passando per il western La legge del capestro di Robert Wise (1956), l’attrice greca ha sempre rappresentato il “bel cinema”.

L’interpretazione di Elektra di Michael Cacoyannis nel 1962 (per la quale vinse il premio dell’Unione dei critici cinematografici greci come miglior attrice)  rilanciò la sua carriera hollywoodiana: eccola, allora in diverse produzioni americane tra cui  I cannoni di Navarone (1961) di J. Lee ThompsonZorba il greco (1964) di Michael CacoyannisGiallo a Creta (1964) di James NeilsonLa fratellanza (1968) di Martin RittAnna dei mille giorni (1969) di Charles Jarrott.

La passione della Papas per la musica

Cinema e non solo. Perché un altro grande amore legava Irene Papas alla musica. Nel 1972 partecipò alla realizzazione dell’album della band greca Aphrodite’s Child intitolato 666 e fu protagonista di una performance dalle chiarissime allusioni sessuali nel brano ∞(Infinity).

L’attrice registrò anche due album con il compositore Vangelis (tastierista del gruppo): Odes (1979) e Rapsodies (1986).

Nel 2006 uscì il suo Irene Pappas Sings Mikis Theodorakis.

I quattro premi alla carriera

Irene Papas ha ricevuto ben quattro premi alla carriera: il primo nel 1993 con il Premio Flaiano per la Sezione Teatro; nel 2000 arrivò quello del Madrid National Arts Institution e, nello stesso anno, ricevette anche quello dell‘International Festival Women’s films.

Nel 2002 vinse il Woman of Europe Award e nel 2009 le fu assegnato il Leone d’Oro alla Carriera al Festival del cinema di Venezia.

L’omaggio di Rai Cultura

In ricordo dell’attrice greca scomparsa, Rai Cultura cambia la programmazione: da domani a giovedì 22 settembre alle 16 su Rai Storia daranno mandate in onda le 8 puntate dello sceneggiato Rai del 1968 Odissea, diretto da Franco Rossi e per alcune scene da Piero Schivazappa e Mario Bava.

P.P.

 

 

14 Settembre 2022
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