Energia: Ue chiede ad aziende Oil&gas contribuito da profitti
La Commissione europeo propone un contributo di solidarietà temporaneo sui profitti in eccesso generati dalle attività legate all’energia, nei settori petrolifero, del gas, del carbone e delle raffinerie che non sono coperti dal tetto massimo di ricavi dall’elettricità prodotta non da gas. «Il contributo limitato nel tempo manterrebbe gli incentivi agli investimenti per la transizione verde. Verrebbe raccolto dagli Stati membri sui profitti del 2022 che superano un aumento del 20% rispetto ai profitti medi dei tre anni precedenti», spiega la Commissione. Il tasso minimo è del 33%. Bruxelles stima che possa generare ulteriori entrate per la casse degli Stati membri per 25 miliardi di euro.
Le entrate reindirizzate a famiglie e imprese
Le entrate verrebbero raccolte dagli Stati membri e reindirizzate ai consumatori di energia, in particolare alle famiglie vulnerabili, alle imprese duramente colpite e alle industrie ad alta intensità energetica. Gli Stati membri possono anche finanziare progetti transfrontalieri in linea con gli obiettivi RepowerEu o utilizzare parte delle entrate per il finanziamento comune, di misure a tutela dell’occupazione o di promozione degli investimenti nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica.
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