Il Giappone rilancia il nucleare: presto via a 7 nuovi reattori
Il Giappone vuole rilanciare l’energia nucleare, 11 anni dopo che la catastrofe di Fukushima aveva messo in discussione una delle più importanti fonti energetiche del Paese.
Il nucleare del Giappone
Il primo ministro Fumio Kishida ha annunciato che sarà lanciata una riflessione sull’eventuale realizzazione di «reattori nucleari di nuova generazione, dotati di nuovi meccanismi di sicurezza». In ballo dovrebbero esserci almeno 7 nuovi reattori nucleari. In questo modo il Paese dovrebbe avere un totale di 17 reattori attivi e raggiungere l’obiettivo del 20-22% di elettricità prodotto da energia nucleare entro il 2030.
«L’invasione russa dell’Ucraina ha profondamente trasformato il paesaggio dell’energia a livello mondiale – ha spiegato Kishida in una conferenza stampa – Il Giappone deve tenere conto dei potenziali scenari di crisi futuri».
“Sfruttare al massimo i reattori esistenti”
Il premier ha quindi chiesto di sfruttare al massimo i reattori nucleari esistenti, che hanno ottenuto l’autorizzazione per ripartire dopo la catastrofe di Fukushima. «Oltre a mettere in sicurezza le operazioni dei 10 reattori già rimessi in servizio, il governo farà tutto il necessario per farne ripartire altri», ha detto Kishida, che ha in programma anche di estendere la durata dello sfruttamento dei reattori oltre l’attuale scadenza di 60 anni. Il consiglio dei ministri – ha preannunciato il capo del governo – deciderà «soluzioni concrete entro la fine dell’anno».
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