Vaiolo delle scimmie
11:14 am, 23 Agosto 22 calendario

Un carabiniere la prima vittima italiana del vaiolo delle scimmie

Di: Redazione Metronews
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E’ un carabiniere il primo italiano morto per vaiolo delle scimmie. Si tratta di Germano Mancini, 50 anni, da poco più di due mesi comandante della stazione di Scorzè, in provincia di Venezia. Il militare si trovava in vacanza a Cuba per il periodo di Ferragosto. Originario di Pescara, risiedeva a Noale. L’uomo è deceduto lo scorso 21 agosto. «Confermiamo il decesso, ma non sappiamo ancora nulla sulle cause – spiega all’AGI Emanuele Spiller, comandante reparto operativo carabinieri di Venezia -. Aspettiamo che l’Ambasciata ci faccia sapere qualcosa in più. Noi sappiamo che era in vacanza con degli amici e poi ha cominciato a stare male».

La vittima di vaiolo era a Cuba in vacanza

Il turista italiano è anche il primo caso di vaiolo delle scimmie diagnosticato a Cuba, come ha riferito lunedì il Ministero della salute pubblica cubano.  Le condizioni del paziente «si sono rapidamente evolute verso la gravità, essendo in condizioni critiche instabili dal 18 agosto», l’uomo è morto nel pomeriggio del 21. Il rapporto dell’autopsia eseguita sull’uomo di 50 anni presso l’Istituto di medicina legale «ha mostrato la sepsi dovuta a broncopolmonite causata da un germe non specificato e danni multipli d’organo come causa della morte».  Nell’esame, prosegue il ministero, sono state identificate le lesioni cutanee che fanno sospettare clinicamente del vaiolo delle scimmie. Le persone che a Cuba hanno avuto contatti con Mancini, si trovano in isolamento e per ora non hanno manifestato sintomi della patologia.

Nel mondo 35mila casi

Sono oltre 35mila i casi di vaiolo delle scimmie riportati all’Organizzazione mondiale della sanità da 92 Paesi, con 12 decessi, 13 con quello di Mancini. Circa 7.500 sono stati registrati la scorsa settimana, il 20% in più delle settimana precedente, che a sua volta aveva segnato un +20%. Questo il bollettino aggiornato, diffuso dal direttore generale dell’Oms, Tedros Ghebreyesus, nel corso della consueta conferenza stampa da Ginevra. Quasi tutti i casi, fa il punto Tedros, «sono stati segnalati in Europa e nelle Americhe e fra uomini che fanno sesso con uomini, evidenziando l’importanza per tutti i Paesi di mettere a punto e diffondere servizi e informazioni mirate a queste comunità, in grado di proteggerne la salute, i diritti umani e la dignità».

In Italia 714 casi di vaiolo

Sono 714 i casi confermati di vaiolo delle scimmie in Italia, 25 in più rispetto a venerdì scorso. Lo rileva l’ultimo bollettino del ministero della Salute aggiornato a oggi. Di questi, 190 sono i contagiati collegati a viaggi all’estero. L’età media è di 37 anni (con un range da 14 a 71 anni) e si conferma la netta preponderanza del sesso maschile: 704 i contagiati uomini, 10 le donne. La regione con più casi è la Lombardia, seguita da Lazio (128), Emilia Romagna (73) e Veneto (48). Ferme a zero casi Calabria, Basilicata, Molise, Umbria e Valle d’Aosta.

In Lombardia 314 casi

Secondo gli ultimi dati diffusi dall’assessorato regionale al Welfare sono 314 i casi di vaiolo delle scimmie confermati in Lombardia. Mentre sul fronte della prevenzione proseguono le vaccinazioni, che hanno raggiunto quota 997.  Le fasce d’età più rappresentate restano quelle dai 30 ai 39 anni (47%) e dai 40 ai 49 (27%). Sul totale dei contagiati, 310 sono maschi, 2 le femmine, mentre per 2 non viene specificato il genere. Per 208 casi l’origine è autoctona, per 80 no e per i restanti 26 non è nota. Relativamente ai sintomi, 286 pazienti riferiscono rash, 172 febbre, 136 linfoadenopatia.

23 Agosto 2022
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