Ucraina
12:32 pm, 17 Agosto 22 calendario
6 minuti di lettura lettura

Ucraina, due missili contro l’università di Mykolaiv

Di: Redazione Metronews
Ucraina
condividi

Due missili lanciati dalle forze russe hanno colpito l’università Petro Mohyla di Mykolaiv. Lo ha reso noto il sindaco della città dell’Ucraina meridionale, Oleksandr Sienkevych, sul suo account Telegram. Secondo il primo cittadino, non ci sono obiettivi militari nelle vicinanze dell’edificio.
“Nonostante ciò due missili russi sono stati sparati. Questi sono veri terroristi che continuano cinicamente a distruggere le nostre strutture scolastiche”, ha dichiarato Sienkevych. Al momento dell’attacco solo una guardia, rimasta illesa, si trovava all’interno dell’università, mentre alcune case nei pressi sono state danneggiate dai detriti e dall’onda d’urto.

Nella notte  le forze russe hanno bombardato le regioni di Donestk e Khakriv. A Donetsk due civili sono stati uccisi e altri sette sono rimasti feriti. A Kharkiv sono stati danneggiati edifici residenziali e infrastrutture civili ma al momento non risulterebbero vittime.

Londra: “Cresce il timore dei militari russi per la sicurezza della Crimea”

Tra i capi militari russi sta probabilmente “aumentando la preoccupazione” per la sicurezza della Crimea dopo la notizia di un’esplosione di un deposito di munizioni in una base militare russa vicino Dzhankoy e di un’altra esplosione nella base di Gvardeyskoye. E’ quanto sostiene l’intelligence britannica in un nuovo aggiornamento della situazione sul campo di battaglia in Ucraina.
Mentre “la causa di questi incidenti e l’entità del danno non sono ancora chiari”, è probabile che i comandanti russi siano “sempre più preoccupati” per la sicurezza nella regione che la Russia ha annesso nel 2014, sottolinea l’intelligence britannica.

Navalny chiede più sanzioni contro gli oligarchi russi

Il dissidente russo Alexei Navalny chiede all’Occidente di imporre più sanzioni contro gli oligarchi russi: “Non dimentichiamolo: servono sanzioni per costringere l’aggressore a fermare la guerra. Per metterlo sotto pressione. E qui ci sono soluzioni complesse come l’embargo su petrolio e gas. Ma poi ce ne sono di davvero semplici: sanzioni personali”, ha aggiunto, in un appello dal carcere dove sta scontando una condanna a nove anni di reclusione. “Non richiedono altro che volontà politica”.
In una serie di tweet, Navalny ha criticato il fatto che mentre il capo della Rosneft, Igor Sechin, è incluso nella lista delle sanzioni dell’Ue, il capo del gigante energetico Gazprom, Alexei Miller, non lo è. Il miliardario Roman Abramovich non è stato incluso nell’elenco delle sanzioni degli Stati Uniti, ad esempio, ha affermato il dissidente, e delle 200 persone elencate dalla rivista Forbes come le alcune tra le più facoltose della Russia, appena un quarto rientra nella lista degli individui colpiti da sanzioni occidentali.

17 Agosto 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo