Cina e algoritmi
2:51 pm, 16 Agosto 22 calendario

Cina e algoritmi: Pechino impone alle aziende tech di cederli

Di: Osvaldo Baldacci
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Scoppia una bomba su Cina e algoritmi: Pechino impone alle aziende tech di cedere al Governo le proprie formule di analisi matematica. I colossi tech cinesi, tra cui Tencent, Alibaba e ByteDance, hanno consegnato alle autorità i dettagli dei loro algoritmi, un passo senza precedenti nel contesto di un’acquisizione del settore da parte di Pechino. Lo ha reso noto il regolatore.

Cina e algoritmi, al centro dell’economia digitale

Al centro dell’economia digitale, gli algoritmi fungono da ‘cervelli’ di molte applicazioni e servizi su Internet e sono generalmente un segreto ben custodito dei giganti digitali. Gli algoritmi consentono di analizzare le quantità di informazioni raccolte su un utente e di formulargli automaticamente raccomandazioni in base alle sue abitudini o preferenze. Preoccupate per l’opacità dei giganti digitali rispetto a queste pratiche, le autorità stanno cercando di regolamentare ulteriormente gli algoritmi. In base a un regolamento stilato a marzo, le aziende sono tenute a verificare con l’autorità di regolamentazione la conformità dei loro algoritmi e a fornire dettagli tecnici.

Il controllo di Pechino sul cyberspazio

Venerdì scorso l’amministrazione cinese del cyberspazio ha pubblicato per la prima volta un elenco che descrive come i giganti della tecnologia utilizzano gli algoritmi. Il campione dell’e-commerce Alibaba, ad esempio, consiglia nuovi prodotti in base alla cronologia di navigazione e ricerca degli utenti. L’app per brevi video Douyin (la versione cinese di TikTok) fornisce invece suggerimenti in base al tempo trascorso dagli utenti sui contenuti precedenti. E’ da quasi due anni che le autorità cinesi sono particolarmente intransigenti nei confronti del settore tech, per pratiche finora tollerate e diffuse.

Timori per i diritti

«In questa fase, le autorità non hanno chiesto esplicitamente alle aziende di modificare i loro algoritmi – ha spiegato Angela Zhang, specialista in diritto cinese all’Università di Hong Kong – i regolatori sono più nella fase di raccolta delle informazioni».

D’altro canto non mancano le preoccupazioni su un altro aspetto: se da una parte Pechino vuol mostrare di “difendere” i cittadini da eventuali abusi e pratiche scorrette dei giganti hi-tech, Cina e algoritmi vuol dire anche la possibilità per il regime di mettere le mani su ulteriori dettagliati dati di controllo sui propri cittadini.

16 Agosto 2022
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