Torino
9:18 pm, 4 Agosto 22 calendario

Ucciso a 15 anni, indennizzo ai genitori 12 anni dopo

Di: Redazione Metronews
Ucciso a 15 anni indennizzo ai genitori
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Sentenza storica per una famiglia che vive a Torino. La Cassazione ha riconosciuto dopo 12 anni un indennizzo per i genitori di un ragazzo ucciso a 15 anni in un parco.

Ucciso a 15 anni, indennizzo ai genitori 12 anni dopo

La Corte di cassazione ha riconosciuto, a dodici anni di distanza dall’omicidio, l’indennizzo per i genitori del 15enne Cristian Munteanu. Il minorenne fu picchiato e accoltellato a morte in un giardino pubblico, a Torino, con il pretesto di una sigaretta.

I due autori del delitto erano privi di disponibilità economiche, così i genitori si sono appellati direttamente allo Stato, vincendo la causa dopo due gradi di giudizio sfavorevoli.

risarcimento equo e adeguato

Il risarcimento da parte dello Stato dovrà essere, si legge nella sentenza, “equo e adeguato”. Per gli avvocati dello studio Ambrosio e Commodo che hanno seguito la famiglia in questi anni, si tratta di “una sentenza storica. Manda un segnale chiaro al legislatore, invitandolo ad adeguare la normativa nazionale agli obblighi dettati dalla direttiva Ue: auspichiamo quindi che il legislatore provveda a incrementare i risarcimenti per le vittime di di reati intenzionali violenti e li adegui ai caratteri di adeguatezza, correttezza ed equità necessari”, hanno concluso.

Cosa dice la direttiva europea

Secondo una direttiva comunitaria del 2004, l’Italia avrebbe dovuto creare un sistema d’indennizzo per le vittime di reati intenzionali violenti quando i responsabili sono irreperibili e nullatenenti. Indennizzo che in Italia già è previsto per le vittime del dovere, di delitti di stampo mafioso, terrorismo, estorsione e usura. Lo spiegano gli avvocati che hanno intentato per conto della famiglia del giovane la causa contro lo Stato.

Nel 2016, hanno proseguito i legali, è arrivata la legge, poi aggiornata nel 2017, che stabilisce un risarcimento di 50 mila euro, cifra che arriva a 60mila per i casi di omicidio domestico in famiglia.

Oggi la Cassazione per la prima volta, pur non sbilanciandosi su importi precisi, hanno sottolineato ancora i legali, ha indicato quello che deve essere l’indennizzo. Che cosa vogliono dire, cioè, i criteri di equità e adeguatezza, In particolare, hanno concluso i legali, la suprema corte ha stabilito per il criterio di equità parità di trattamento delle vittime e per il criterio di adeguatezza parametri di personalizzazione che tengano conto di circostanze, soggettive e oggettive, e del concreto accadimento criminoso violento.

4 Agosto 2022
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