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9:50 pm, 4 Agosto 22 calendario

“Il rigassificatore? Va fatto, non si mette a rischio la sicurezza nazionale”

Di: Redazione Metronews
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Il rigassificatore a Piombino? “Non si può mettere a rischio la sicurezza energetica nazionale perché non si vuol mettere un rigassificatore. Lo metteremo casomai per pochi anni e poi lo sposteremo, ma intanto bisogna partire subito”. Lo ha messo in chiaro il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani in occasione della conferenza stampa a seguito del Consiglio dei ministri di oggi.

Cingolani: «Servono
Cingolani

Cingolani, il gas e il rigassificatore

“Per lo scampolo residuo del 2022, sono in arrivo 7-8 miliardi di mc da altre forniture; l’anno prossimo ne arriveranno 18 e nel 2024 ne arriveranno 25. Metà di questo sarà gas che va nelle condutture e l’altra metà sarà gas naturale liquido. Il punto fondamentale è essere sicuri che noi possiamo, a partire da inizio dell’anno prossimo, trasformare in gas il Gnl aggiuntivo che abbiamo trovato. Sono circa 5 miliardi in più l’anno prossimo e altri 5 nel 2024. Questo è un elemento che potrebbe diventare limitante”.

La dipendenza gas dalla Russia

«La nostra dipendenza dal gas russo è calata in pochi mesi dal 40% al 15%. Quando la Russia ha annunciato che avrebbe tagliato del 30% le forniture», ha aggiunto Cingolani, «ci dava 30 milioni di metri cubi di gas al giorno su un totale di circa un centinaio e il taglio è stato assolutamente compensato dall’operazione di diversificazione avviata. Abbiamo un piano di risparmio gas che è molto semplice: ogni 8 Gw di rinnovabili risparmiamo 2 miliardi di mc; se diminuiamo la temperatura del riscaldamento di un grado, a casa, risparmiamo altri 2 miliardi circa di mc; se proroghiamo il phase out delle centrali a carbone di un anno, compensando quel po’ di CO2 emessa in più con le rinnovabili, abbiamo altri 2 miliardi di mc di gas risparmiati. Con il biogas e il biometano e tutte le nuove rinnovabili si parte da mezzo miliardo di mc risparmiati subito, entro un anno, a 1,5 a regime. Purtroppo dobbiamo essere realistici, il quadro internazionale è instabile e speriamo che ci siano miglioramenti, ma con questi numeri”, dagli stoccaggi al piano di risparmio alle diversificazioni, “non dovrebbe esserci ragione di fare un razionamento, come probabilmente ci sarà i altri Paesi. I numeri che abbiamo sono i migliori in Europa».

4 Agosto 2022
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