Bologna, Archivio Aperto punta sul riuso delle immagini

FESTIVAL Bring the archive into the world, ovvero portare l’archivio nel mondo: è questo il titolo che Archivio Aperto ha scelto per celebrare la sua 25esima edizione che si svolgerà dal 20 al 24 ottobre a Bologna ed anche per promuovere il lancio della competizione internazionale, la prima in Italia, dedicata al riuso delle immagini d’archivio private nelle opere audiovisive.

Home Movies compie 20 anni

Il 2022 segna infatti una tappa importante all’interno del percorso di Home Movies che compie 20 anni. Si celebrano i 100 anni dalla nascita del cinema in formato ridotto: il primo fu il 9,5mm Pathé Baby nato nel 1922 seguito dal coetaneo 16mm e poi da 8mm e Super8.

Il festival punta sulla valorizzazione dei patrimoni d’Archivio

Archivio Aperto (https://www.archivioaperto.it/) nel corso degli anni è diventato uno dei più importanti Festival internazionali sulla valorizzazione delle immagini d’archivio, un appuntamento fisso per la riscoperta di un patrimonio che va dal cinema sperimentale e d’artista, al film diario e al film di famiglia come fonte storica e antropologica. Nell’esperienza ventennale di Home Movies molte sono le strade percorse per “mettere l’archivio al mondo”, farlo parlare, agire e (re)agire nel contemporaneo.

«Vogliamo restituire alla comunità le immagini del cinema privato»

«Da sempre il nostro scopo è stato quello restituire alla comunità le immagini del cinema privato – afferma Paolo Simoni, direttore artistico del festival che si svolgerà in ottobre a Bologna ed anche cofondatore di Home Movies – convinti che siano una grande mappa collettiva che dal passato ci aiuta a comprendere il presente e a costruire il futuro. Il progetto, sviluppato con Sergio Fant, programmatore alla Berlinale, ha come primo obiettivo scovare le opere più originali e significative della produzione indipendente che fa uso di immagini d’archivio private».