A San Casciano rinvenuto un tesoro sorprendente
Nuove e sensazionali scoperte d’archeologia a San Casciano dei Bagni in provincia di Siena durante la sesta campagna di scavi della zona. Tra giugno e agosto di quest’anno, gli scavi presso il santuario Etrusco e Romano del Bagno Grande ha coronato, con le sue inattese ed eccezionali scoperte archeologiche, un percorso di ricerca lungo un anno. Nello scorso agosto lo scavo aveva visto riemergere dal fango caldo le tracce dell’ingresso monumentale di un santuario romano e abbandonato sulla soglia era un altare in travertino. L’iscrizione “sacro ad Apollo” non lasciava dubbi sulla divinità tutelare del santuario.
Rappresentazioni di bronzo di organi anatomici, in particolare un orecchio, un utero e un pene dedicati alle divinità, circa 3mila monete antiche di fresco conio, resti di altari in travertino riemersi dal fango a cui gli Etruschi e i Romani affidavano le loro preghiere, sono solo alcuni dei tesori rinvenuti in queste ultime settimane.
Archeologia: in progetto un museo interamente dedicato alle scoperte del Bagno grande
“Ma la vera sorpresa”, ha raccontato Jacopo Tabolli, studioso dell’Università per stranieri di Siena e direttore del progetto scientifico “è arrivata in queste ultime settimane con la scoperta delle reali dimensioni del santuario, che era stato degli Etruschi e che i Romani, nei primi secoli dell’Impero, vollero rifondare rendendolo monumentale”.
Si tratta di “Un contesto senza uguali in Italia e nel Mediterraneo antico”, affermaTabolli, “per le dimensioni dell’area del santuario, molto più grandi di quello che potevamo immaginare, con diversi edifici sacri, altari, piscine”.
È già in progetto la realizzazione di un museo interamente dedicato alle scoperte del Bagno Grande che sarà ospitato in un palazzo cinquecentesco del centro storico del borgo toscano dove saranno esposti i reperti già scavati e quelli che arriveranno in futuro.
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