Alika è morto soffocato per lo schiacciamento del corpo

Alika Ogorchukwu è morto per lo schiacciamento del corpo, da cui sarebbe scaturito un soffocamento. Sono le modalità compatibili con le cause del decesso che sono trapelate dai primi dati dell’autopsia che è stata effettuata oggi sul corpo dell’ambulante nigeriano ucciso venerdì scorso per strada a Civitanova Marche da Filippo Ferlazzo. Saranno però necessari ulteriori esami istologici e verifiche per accertare se lo schiacciamento abbia causato traumi di organi vitali decisivi per il decesso. Al termine dell’autopsia la dottoressa Ilaria De Vitis, che ha ricevuto l’incarico dalla procura di Macerata, ha annunciato nuove analisi: «Sono stati fatti prelievi per successive indagini», si è limitata a dire ai cronisti che l’attendevano fuori dall’obitorio dell’ospedale di Civitanova Alta. Non c’è ancora una data per la nuova convocazione delle parti.

Alika primi dati dall’autopsia

«Le indagini proseguono con esami istologici, l’esame della stesura finale e ogni approfondimento del caso», ha confermato Francesca Tombesi, consulente della famiglia di Alika. Estremamente prudente anche l’avvocato Francesco Mantella, legale della vedova Charity Oriachi: «Non possiamo dire nulla», ha risposto ai giornalisti. L’autopsia, durata cinque ore, è iniziata questa mattina alle 11. Secondo l’incarico che il procuratore di Macerata, Claudio Rastrelli, ha affidato alla dottoressa De Vitis, l’esame autoptico dovrà stabilire l’ora della morte, cause e concause e cosa l’abbia determinata. La difesa di Filippo Ferlazzo, in carcere da venerdì con le accuse di omicidio volontario e rapina, ha scelto di non nominare consulenti di parte.