al qaeda
11:41 pm, 1 Agosto 22 calendario

Ucciso Al-Zawahiri, successore di Osama. Biden: “Giustizia fatta”

Di: Redazione Metronews
condividi

Il leader di Al Qaeda, Ayman Al-Zawahiri,  è stato ucciso in un raid della Cia in Afghanistan.

L’attacco contro il successore di Osama bin Laden sarebbe stato effettuato da un drone. Non ci sono vittime civili. Il blitz che ha portato all’uccisione del leader di al Qaeda Ayman al-Zawahiri (che è stato dato per morto più di una volta) è stato condotto proprio dalla Cia e non da forze militari, riportano fonti dell’Intelligence americana.

“Giustizia è stata fatta”, ha detto il presidente Usa Joe Biden.

L’operazione è il colpo più significativo inflitto ad Al Qaeda dal raid ad Abbottabad, in Pakistan, in cui fu ucciso Osama bin Laden.

Al Zawahiri

Il raid contro Al-Zawahiri

Il raid è stato effettuato ieri, 31 luglio, intorno alle 6:30 ora di Kabul, contro la casa in cui si trovava il leader terrorista.

“Gli Stati Uniti hanno ucciso il leader di Al Qaeda Ayman Al-Zawahiri” in un attacco condotto con droni, riferisce il sito Usa Politico.
In una dichiarazione ai giornalisti, un alto funzionario dell’amministrazione Usa aveva affermato che “durante il fine settimana gli Stati Uniti hanno condotto un’operazione antiterrorismo contro un importante obiettivo di Al Qaeda in Afghanistan. L’operazione ha avuto successo e non ci sono state vittime civili”.

La casa colpita è nella zona di Sherpur, a Kabul, un ricco quartiere della capitale, frequentato e in cui vivono i membri del governo talebano. Secondo il New York Times, la casa colpita era di un alto collaboratore del ministro dell’Interno, Sirajuddin Haqqani. Fonti non confermate sostengono invece che la casa fosse addirittura di proprietà del ministro e che nel raid sarebbero morti anche il figlio e il genero dell’alto esponente di governo, notoriamente vicino ad al Qaeda.

I talebani hanno condannato l’operazione sostenendo che l’accordo di Doha, che ha delineato i termini per il ritiro delle truppe Usa dall’Afghanistan, vieti gli attacchi americani, cosa che gli Usa contestano. La presenza del capo di Al Qaeda, Ayman al-Zawahiri, a Kabul è una «chiara violazione» dell’accordo che i talebani hanno firmato con Washington nel 2020 in cui promettevano di non permettere all’Afghanistan di tornare a essere un porto sicuro per la jihad, ha detto una fonte dell’amministrazione Biden. «Ci aspettiamo che rispettino i termini dell’accordo di Doha. E la presenza di Zawahiri nel centro di Kabul ne è stata una chiara violazione».

Il Dipartimento di Stato americano, ricorda la Cnn, aveva “offerto una ricompensa fino a 25 milioni di dollari per informazioni che portassero direttamente alla cattura di Al-Zawahiri”. Un rapporto delle Nazioni Unite del giugno 2021 suggeriva che il leader di Al Qaeda si trovasse nella regione di confine tra Afghanistan e Pakistan.

Il successore di Osama bin Laden

Al-Zawahiri era il medico egiziano che aveva preso la guida di Al Qaeda dopo che gli Stati Uniti avevano eliminato lo sceicco del terrore, Osama bin Laden, in un raid nel 2011. Un tempo medico personale di bin Laden, con il tempo l’imprendibile Al-Zawahiri era diventato un simbolo internazionale del gruppo terroristico.

Il 2 maggio 2011 le Navy Seals, le forze speciali della Marina statunitense uccisero in un blitz il fondatore di Al Qaeda, Osama bin Laden, nel suo compound nei pressi di Abbottabad, in Pakistan.

Osama bin Laden
Il compound di Abbottabad

Sono riconducibili alla mente di Ayman Al-Zawahiri tutti i più sanguinosi attentati terroristici di Al Qaeda negli ultimi tre decenni.

Al Zawahiri era il numero due di Al Qaeda quando vennero compiuti gli attentati alle Torri Gemelle. Sebbene privo del carisma di Bin Laden, con i suoi scritti e le sue argomentazioni il medico egiziano aveva profondamente plasmato Al Qaeda e i movimenti terroristici correlati. In nome della comune lotta contro “gli ebrei e i crociati”, l’ala egiziana del jihad si unì a quella che faceva capo al miliardario saudita.

11 settembre 2001, attacco alle Torri Gemelle

Nato in una famiglia di magistrati e medici egiziani, entrato nei Fratelli musulmani (il gruppo radicale sunnita che ha ispirato Osama Bin Laden sin dall’inizio dei suoi studi in una scuola religiosa di Gedda) a 14 anni, al-Zawahiri fu tra le centinaia di persone arrestate a seguito dell’assassinio del presidente egiziano Anwar al Sadat, il 6 ottobre del 1981. Rilasciato poco dopo, si recò in Afghanistan, dove si unì alla resistenza dei mujahidin contro l’occupante sovietico: fu allora che per la prima volta entrò in contatto con bin Laden, con cui diede vita ad al Qaeda.

Già nel 1996 gli Stati Uniti lo ritenevano la minaccia più seria e credibile contro gli obiettivi americani. Come poi dimostrato dagli attacchi alle ambasciate degli Stati Uniti in Kenya e Tanzania, nell’agosto del 1998, costati la vita a oltre 250 persone. Le autorità del Cairo lo ritengono responsabile anche dell’attentato nel novembre del 1997 a Luxor, nel quale morirono 62 turisti, per il quale è stato condannato a morte in contumacia.

Volto e voce di al-Qaeda con numerosi messaggi video e audio che ha registrato per incitare al Jihad, denunciando “i crociati, le cospirazioni sioniste e gli arabi traditori”, al-Zawahiri nel 2012 aveva invitato i musulmani a rapire i turisti occidentali nei paesi musulmani.

Nel 2006 fu obiettivo di un raid americano. Il 13 gennaio, la Cia lanciò un attacco a Damadola, un villaggio pakistano al confine con l’Afghanistan, dove credeva si trovasse il medico egiziano invitato a una cena di leader militanti. Nel raid morirono 18 persone, tra cui cinque donne e cinque bambini, mentre al-Zawahiri, la cui presenza a quella cena non venne mai in realtà confermata, sfuggì all’attacco aereo americano.

Le ultime apparizioni

L’ultima sua apparizione pubblica era stata in un video diffuso da Al Qaeda nel ventesimo anniversario degli attentati alle Torri Gemelle, al Pentagono e in Pennsylvania.

Zawahiri era stato visto l’ultima volta nella città afgana orientale di Khost nell’ottobre 2001, e da allora era rimasto nascosto sfuggendo sempre alla cattura. E’ probabile che per anni abbia trovato rifugio nelle regioni montuose in Pakistan, con l’aiuto di tribù locali solidali. Il fatto che abbia trascorso le ultime settimane di vita in Afghanistan testimonia del confine poroso tra i due Paesi; e il fatto che si sentisse sicuro nel Paese conferma quanto poco abbiano cambiato l’Afghanistan due decenni di permanenza militare statunitense.
Il 13 gennaio 2006 fu l’obiettivo di un attacco missilistico americano vicino al confine del Pakistan con l’Afghanistan. Morirono quattro membri di Al-Qaeda, ma Zawahiri si salvò. Due settimane apparve in un video in cui avvertiva che «nè Bush nè tutte le potenze della terra» avrebbero anticipato la sua morte – rispetto al destino – di un secondo.

Zawahiri si è fatto sentire, di tanto in tanto con messaggi audio e a volte video – l’ultimo l’11 settembre di due anni fa – per incitare i suoi seguaci alla guerra contro l’Occidente. Ma negli anni, soprattutto con la proclamazione dello Stato islamico di Abu Bakr Al Baghdadi (anche lui ucciso, in Siria) ha perso buona parte dell’autorevolezza di cui godeva quando ancora il suo volto era associato a quello di Bin Laden.

Il presidente Usa Biden
Il presidente Usa Biden

Biden: “Giustizia è fatta”

“Giustizia è stata fatta, se sei una minaccia, gli Usa ti scovano. Al-Zawahiri ha seminato una scia di sangue americano, pianificò l’11 settembre”, ha detto il presidente Usa Joe Biden.

Biden ha detto di aver dato il via libera all’operazione che ha portato alla morte del leader di al Qaeda, Ayman al-Zawahiri, una settimana fa: e «solo dopo aver accertato – ha aggiunto – che avremmo ridotto al minimo gli effetti collaterali».

Nel blitz che ha portato a Kabul, in Afghanistan, all’uccisione del capo di al Qaeda non ci sarebbero vittime tra i civili, e neanche tra i famigliari del capo dell’organizzazione terroristica internazionale. Negli ultimi mesi, da inizio aprile, quando l’operazione ha preso corpo, Biden ha sempre chiesto che venisse colpito al-Zawahiri e nessun civile.

Il presidente, secondo quanto riportato da fonti dell’intelligence americana, aveva chiesto anche di analizzare la struttura dell’edificio in cui si nascondeva il capo del terrorismo.

1 Agosto 2022 ( modificato il 2 Agosto 2022 | 2:29 )
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo