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3:30 pm, 1 Agosto 22 calendario

Fmi: Pil italiano +3% nel 2022 e +0,7% il prossimo anno

Di: Redazione Metronews
Pil italiano
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Il Pil italiano crescerà quest’anno del 3% e dello 0,7% il prossimo. La stima è contenuta nel Rapporto messo a punto dagli ispettori del Fondo monetario internazionale al termine della missione annuale in Italia. «Negli anni successivi – affermano i commissari – con la moderazione dei prezzi dell’energia, la crescita dovrebbe accelerare, rafforzata dalle spese per investimenti pubblici previste dal Pnrr». Tuttavia, avverte il rapporto, «l’incertezza che circonda le previsioni di base è alta e rischi verso il basso potrebbe materialmente avere effetti sulle prospettive, complicando il compito di ridurre il debito pubblico». L’inflazione in Italia «toccherà un picco» del 6,7% nella media del 2022 e frenerà poi «gradualmente» fino al 3,5% nella media del 2023. Il rapporto tra deficit e Pil in Italia si attesterà al 5,6% quest’anno per ridursi al 3,9% il prossimo. Il rapporto tra debito pubblico e Pil è invece atteso scendere al 147,7% quest’anno e al 146,3% il prossimo. Quanto al tasso di disoccupazione in Italia scenderà all’8,8% quest’anno e risalirà al 9,3% nel 2023.

Pil italiano rallenta nel 2023

L’economia italiana «è rimbalzata vigorosamente» dopo il crollo determinato dalla pandemia di Covid ma ora deve affrontare «grandi sfide», spiegano gli ispettori del Fondo monetario internazionale. La crescita, afferma il documento, «è prevista moderarsi bruscamente e rimanere debole a causa a causa della guerra in Ucraina, del restringimento monetario, delle strozzature lungo la catena delle forniture e di un’inflazione più alta e più persistente». In particolare, poi, «assicurare adeguate forniture di energia è una priorità» per l’economia italiana. Il rallentamento dell’economia e la debole produttività portano inoltre alla ribalta «i rischi collegati con l’alto debito pubblico italiano». Per questo, i tecnici di Washington sottolineano «la necessità di sostenuti e decisivi miglioramenti nell’equilibrio dei conti, cominciando quest’anno attraverso il risparmio di parte delle maggiori entrate». Tra i suggerimenti contenuti nel documento, figura anche quello di «mantenere un sostanzioso avanzo primario per tenere fermamente il debito pubblico su un sentiero di diminuzione».

Contraccolpi dalla siccità

«I rendimenti dei titoli di Stato italiani sono aumentati e gli spread si sono ampliati sulla scia dell’inasprimento delle politiche monetarie e dell’incertezza politica in un contesto di indebolimento delle prospettive globali – si legge ancora nel Rapporto –  rinvigorire la crescita tendenziale è essenziale per rafforzare le finanze pubbliche al fine di raggiungere gli obiettivi sociali, climatici e di altro tipo, moderando al contempo l’elevato livello del debito pubblico». Il Fondo monetario internazionale ricorda infine che la «grave siccità che ha colpito la parte settentrionale del Paese eserciterà ulteriori pressioni sui prezzi dei beni alimentari e aggraverà le sfide alla sicurezza energetica». Quanto alle banche italiane si sono mostrate «resilienti allo shock pandemico» ma «dovrebbero prepararsi a un severo scenario avverso» considerata «l’alta incertezza dello scenario» economico. In conclusione l’Fmi «apprezza l’impegno delle autorità» italiane «sul Pnrr e raccomanda una tempestiva realizzazione degli obiettivi e dei traguardi collegati al Next Generation Eu».

1 Agosto 2022
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