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2:14 pm, 31 Luglio 22 calendario

Calenda avverte il Pd: “Non votiamo Bonelli e Fratoianni”. Renzi lancia il Terzo Polo

Di: Redazione Metronews
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A poche ore dalla scelta se allearsi o meno con il Pd, Carlo Calenda mette i paletti:  «Discutiamo di quello che volete, ma agli elettori di Azione non possiamo chiedere di votare Di Maio, Bonelli, anti Ilva, termovalorizzatori e rigassificatori, e Fratoianni (che ha votato 55 volte la sfiducia a Draghi) nei collegi uninominali», scrive il leader di Azione su Twitter.

“Questo corteo contro il rigassificatore è supportato da Sinistra Italiana e Verdi. È lo stesso rigassificatore citato da Draghi nel suo discorso alla camera. Non capisco cosa c’entrino questi movimenti con l’agenda Draghi (che non vogliono, non avendo neppure votato la fiducia)”.

Calenda: “La destra non si batte senza costruire una prospettiva”

L’agenda Draghi «Fratoianni e Bonelli non la condividono integralmente. Di Maio è la principale ragione per cui abbiamo specificato che ci impegniamo a candidare a posti di governo solo persone con solide competenze», scrive Calenda sui social. La destra, avverte Calenda, «non si batte senza costruire una prospettiva di Governo. Non si costruisce una prospettiva di Governo se non si condividono dei contenuti. La stagione del ‘tutti contrò è finita perchè ha dimostrato di essere fallimentare».

Il leader del partito chiede, come i suoi sostenitori, «coerenza e serietà. Queste elezioni si possono vincere se, come ha fatto Draghi nel suo discorso al Senato, si è in grado di dire dei sì e dei no e indicare una rotta precisa». Duro il commento sul possibile ingresso nell’area di centrosinistra dei M5S, Roberto Fico compreso, nonostante la smentita giunta da largo del Nazareno su ipotetici «corteggiamenti» dei Pd al presidente della Camera: «Basta aperture ai 5s, basta raccattarsi i 5s», attacca Calenda, servono «chiarezza di contenuti e coraggio». Oggi il Pd ha smentito che ci siano contatti con Roberto Fico. “Roberto Fico con il Pd? Si leggono oggi ricostruzioni del tutto inventate, senza alcun ancoraggio alla realtà. False, dunque. Nessun contatto, nessun corteggiamento, nessun coinvolgimento”, la puntualizzazione del Nazareno dopo alcune indiscrezioni. Mentre viene confermato che è in corso un’interlocuzione con i fuoriusciti M5S, Federico D’Incà e Davide Crippa.

Letta

A Letta: “Ai giovani non serve dote ma istruzione di qualità e meno tasse sul lavoro”

Una risposta la dà anche al segretario del Pd, Enrico Letta, che ieri aveva rilanciato la proposta di una dote per neomaggiorenni da finanziare con una tassa di successione per i patrimoni plurimilionari. «Ai diciottenni non serve una dote ma un’istruzione di qualità e meno tasse sul lavoro. Azione aveva proposto di concentrare il taglio dello scorso anno sui ragazzi fino a 30 anni. Nessuno, dicasi nessuno, lo ha votato», replica Calenda.

Tutto comunque rafforza tra i dem la convinzione che l’ex ministro non sarà della partita. “Dirà di no”, afferma all’Adnkronos un dirigente Pd che sta seguendo da vicino il dossier.

Renzi

Renzi annuncia il Terzo Polo: “Il Pd? Aumentare tassa di successione è folle”

Intanto si muove anche Matteo Renzi che di fatto oggi annuncia il Terzo Polo in modo esplicito. “La sinistra apre la campagna elettorale candidando Di Maio e parlando di tasse. La destra di Salvini e Meloni la conosciamo: sovranisti e populisti. C’è un mondo che chiede di votare altro. Noi ci siamo Terzo Polo“.  Maria Elena Boschi conferma: “Le alleanze si fanno sulle idee. Meglio il Terzo Polo al centro”.

E poi, sempre Renzi: “La sinistra, il centrosinistra o i riformisti vincono le elezioni non gridando al fascismo ma dimostrando che la destra non è credibile”.

«Non cerco di sistemarmi da qualche parte. Non mi interessa un seggio in cambio delle mie idee. Penso che gli italiani abbiano due alternative: Salvini e Meloni da una parte e una sinistra che tiene insieme quelli che non vogliono i rigassificatori, quelli che vogliono i navigator e il Pd che vuole aumentare le tasse, dall’altra. In queste coalizioni non mi ritrovo. Credo ci sia uno spazio moderato e riformista».

Calenda? «In Parlamento serve gente riformista, seria e competente. Non sto con Salvini e Meloni e non sto con Fratoianni e Di Maio. Se al centro, come spero, ci saranno altri, come Azione di Carlo Calenda che ci sta pensando, bene, segnerà la prossima legislatura, saremo decisivi come siamo stati decisivi la volta scorsa», ha aggiunto. L’obiettivo? «Superare il 5%».

Come la sinistra sta organizzando la campagna elettorale? «Si sta organizzando male. Purtroppo il Pd l’ha iniziata in modo incredibile. Si legge che vogliono candidare Di Maio in Emilia Romagna, proprio lui che diceva che il Pd rubava i bimbi alle famiglie. Ieri poi Letta ha detto che bisogna mettere la tassa di successione. Da segretario del Pd ho sempre detto no ad aumentare le tasse. Aumentare quella di successione è folle. Si pagano già tante tasse in questo Paese, possiamo almeno morire gratis?».

“Luigi Di Maio è il simbolo di tutte le battaglie che abbiamo combattuto in questi anni – ha detto Matteo Renzi commentando l’ipotesi di un accordo tra il Pd e il ministro degli Esteri – Non credo si vinca con le ammucchiate ma con le idee“, ha aggiunto.

“Avrei voluto dire a Tajani che aver mandato a casa Draghi nel momento in cui c’è da fare il patto stabilità è stata una follia. Di questa cosa, pagherà il conto l’Italia e soprattutto la classe media e di questo anche Forza Italia pagherà il conto. Molta gente di destra non voterà perché sconvolta dall’aver messo davanti all’interesse della nazione quello di partito”.

31 Luglio 2022
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