Ucraina
5:00 pm, 30 Luglio 22 calendario

Mosca e Kiev, scambio di accuse su Olenivka

Di: Redazione Metronews
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MOSCA Il ministero della Difesa di Mosca pubblica una lista con i nomi di 50 prigionieri di guerra rimasti uccisi ed altri 73 feriti nell’attacco missilistico sul carcere di Olenivka, nella regione di Donetsk, dove erano rinchiusi i prigionieri di guerra ucraini. La maggior parte dei 193 prigionieri sono rimasti uccisi o feriti, dichiara lo stesso ministero russo.

Recuperati 48 cadaveri dall’attacco di Mosca sul carcere di Olenivka

Questa mattina erano stati recuperati i corpi senza vita di 48 persone, mentre altre due sono morte durante il trasferimento in ospedale. Secondo quanto affermato da Mosca i prigionieri feriti vengono attualmente curati. Il ministero ha addossato la responsabilità dell’attacco a Kiev: «l’intera responsabilità politica, criminale e morale per il bagno di sangue ricade personalmente su Zelensky, il suo regime criminale e Washington quale suo sostenitore».

Zelensky: «E’ un deliberato omicidio di massa»

Kiev, dal canto suo, accusa la Russia di aver preso di mira il sito nel tentativo di distruggere le prove di torture e uccisioni. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha descritto quanto accaduto come un «deliberato crimine di guerra russo, un deliberato omicidio di massa di prigionieri di guerra ucraini».

I combattenti catturati – tra i quali, secondo il ministero della Difesa russo, si trovavano i membri del battaglione Azov, che avevano difeso il sito delle acciaierie Azovstal a Mariupol – dovevano essere protetti da garanzie fornite dalle Nazioni Unite e dal Comitato internazionale della Croce Rossa, ha affermato Zelensky, che si è unito al suo ministro degli esteri nell’invitare quelle organizzazioni ad intervenire e ad indagare sull’accaduto. L’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina ha aperto un’indagine sull’attacco al carcere di Olenivka (https://en.wikipedia.org/wiki/Olenivka,_Kalmiuske_Raion) controllato dai filo-russi.

Le navi con il grano ancora ferme nei porti ucraini

Intanto, le navi cariche di grano sono ancora ferme nei porti ucraini. Nel loro colloquio telefonico Antony Blinken, segretario di Stato americano, e Dmytro Kuleba, ministro degli Affari esteri ucraino, hanno ribadito «la necessità di una rapida applicazione dell’accordo per il trasporto del grano mediato tra Russia, Turchia e Ucraina». A renderlo noto, il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price, aggiungendo che il segretario di Stato americano ha espresso la «speranza che le prime navi possano partire dai porti ucraini senza ulteriori ritardi».

«La continuazione del blocco delle esportazioni marittime alimentari ucraine imposto dalla Russia ha peggiorato ulteriormente l’insicurezza alimentare globale», ha aggiunto Blinken che ha poi riferito a Kuleba i contenuti della sua telefonata di ieri con il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov.

Le accuse d’ingerenza di Mosca in Italia

Rispetto alle accuse d’ingerenza della Russia in Italia, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che «sono assurde», ribadendo che la Russia «non interferisce nella politica italiana». Queste accuse, denuncia Peskov, «sembrano più che altro un tributo alla moda di incolpare la Russia per tutto e ovunque». Alla domanda di commentare i legami della Lega Nord con la rappresentanza diplomatica della Federazione a Roma, il portavoce si è limitato a rispondere che «è meglio chiedere all’ambasciata stessa».

Il leader della Lega, Matteo Salvini, da Firenze ha sottolineato: «Spero che da qui al 25 settembre tutti parlino di Italia non di Russia, di Cina o di altro perché votano gli italiani per gli italiani».

«Quando i servizi segreti smentiscono come bufale tutto quello che stiamo leggendo, siamo seri… A me piacerebbe che la sinistra parlasse d’Italia – ha aggiunto Salvini – Per me l’Italia viene prima di tutto. Se poi mi si chiede se la pace merita qualsiasi sforzo possibile, dico di sì. Non vado a Mosca da anni, sono altri che in passato hanno avuto anche rapporti economici con la Russia. Però io parlo del presente, quindi lascio il mondo del fantasy ad Harry Potter ed ai nostalgici».

 

 

 

30 Luglio 2022
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