Musica
3:30 pm, 28 Luglio 22 calendario

Aspettando l’album, arriva il nuovo singolo di Brian Eno

Di: Redazione Metronews
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MUSICA Brian Eno pubblicherà il suo 22esimo album in studio Foreverandevernomore il 14 ottobre in vinile, cd e in digitale, incluso Dolby Atmos. Il disco, in cui l’artista canta nella maggior parte dei brani per la prima volta in un album dopo Another Day On Earth del 2005 è composto da 10 tracce ed è stato realizzato nel suo studio di Londra; l’album è già disponibile per il pre-ordine (https://www.recordstore.co.uk/search.html?term=FOREVERANDEVERNOMORE).

Esce oggi il singolo There Were Bells di Brian Eno

Intanto, esce oggi il brano There Were Bells, scritto da Brian Eno per un’esibizione insieme a suo fratello Roger all’Acropoli di Atene, patrimonio mondiale dell’Unesco, nell’agosto del 2021 (e da cui è tratto il video musicale). Il giorno del concerto c’erano 45 gradi e gli incendi imperversavano appena fuori città, tanto da indurre Brian Eno a commentare: «Ho pensato: siamo nel luogo di nascita della civiltà occidentale e probabilmente stiamo assistendo alla sua fine».

There Were Bells è uno struggente richiamo sull’attuale emergenza climatica, un tema che viene esplorato in tutto l’album.

Brian Eno: «La musica nasce dai miei sentimenti verso la natura»

«Come tutti – tranne, a quanto pare, la maggior parte dei governi del mondo – ho pensato al nostro futuro precario e limitato – spiega Brian Eno -, e questa musica è nata da tali pensieri. Forse è più corretto dire che ho provato dei sentimenti e la musica è nata da quei sentimenti. Quelli di noi che condividono questi sentimenti sono consapevoli che il mondo sta cambiando a una velocità rapidissima e che ampie parti di esso stanno scomparendo per sempre da qui il titolo dell’album».

«Spero possiate condividere i miei sentimenti»

«Non sono canzoni di propaganda per dirvi a cosa credere e come agire – prosegue Brian Eno -. Sono piuttosto la personale esplorazione dei miei sentimenti. La speranza è che invitino voi, gli ascoltatori, a condividere queste esperienze ed esplorazioni».

«Noi artisti siamo mercanti di sentimenti»

«Mi ci è voluto molto tempo per abbracciare l’idea che noi artisti siamo in realtà dei mercanti di sentimenti. I sentimenti sono soggettivi. La scienza li evita perché sono difficili da quantificare e confrontare. Ma i “sentimenti” sono l’inizio dei pensieri e anche i loro accompagnatori a lungo termine – dice ancora Brian Eno -. Le sensazioni sono la reazione di tutto il corpo, spesso prima che il cervello cosciente si metta in moto, e spesso con una lente ampia che comprende più di quanto il cervello sia coscientemente consapevole».

«Attraverso l’arte possiamo innamorarci della natura»

«L’arte è il luogo in cui iniziamo a prendere confidenza con questi sentimenti, in cui li notiamo e impariamo da essi – impariamo cosa ci piace e cosa non ci piace – e da lì iniziano a trasformarsi in pensieri attuabili. I bambini – conclude Brian Eno – imparano attraverso il gioco; gli adulti giocano attraverso l’arte. L’arte offre lo spazio per “provare” sentimenti, ma è dotata di un interruttore di spegnimento: si può chiudere il libro o lasciare la galleria. L’arte è un luogo sicuro per sperimentare i sentimenti, quelli gioiosi e quelli difficili.  A volte questi sentimenti riguardano cose che desideriamo, altre volte riguardano cose che vorremmo evitare. Sono sempre più convinto che l’unica speranza di salvare il nostro pianeta sia che iniziamo a provare sentimenti diversi nei suoi confronti: dobbiamo innamorarci di nuovo, ma questa volta della Natura, della Civiltà e delle nostre speranze per il futuro».

28 Luglio 2022
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