4:46 pm, 27 Luglio 22 calendario

La Corte dei Conti richiama il Piemonte: pochi investimenti nella sanità

Di: Redazione Metronews
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Conti a posto, bene il rigore, ma occorre anche investire e intervenire sula sanità dove resta il problema delle liste d’attesa troppo lunghe e dell’inadeguatezza delle strutture. E’ la sintesi della relazione della presidente della sezione piemontese della Corte dei Conti, Maria Teresa Polito all’udienza per il giudizio di parifica sul bilancio della Regione. «Pur nelle difficoltà del momento è apprezzabile che anche nel 2021 la Regione Piemonte abbia proseguito la linea di rigore intrapresa nei precedenti esercizi migliorando ancora il proprio disavanzo e proseguendo il trend avviato negli anni precedenti -si legge – Nell’anno in esame il disavanzo complessivo si è attestato su oltre 5,5 mld in calo di 322 mln a fronte di un registrato nel 2020 superiore ai 5,9 mld. E’ comunque necessario invertire la tendenza ed indirizzare l’indebitamento non a spese correnti ma a spese di investimento, le uniche in grado di assicurare prospettive di sviluppo e di occupazione durevoli nei territori. Sotto tale aspetto particolarmente basse sono le percentuali di spesa indirizzate, nell’anno dalla Regione Piemonte agli investimenti, che nel complesso raggiungono il 3,6% mentre nel settore sanitario la percentuale si attesta appena al 0,1% sul totale della spesa sanitaria».

Liste d’attesa troppo lunghe

Per quanto riguarda la sanità, «una problematica che desta preoccupazione e sulla quale va indirizzato un intervento più incisivo della Regione è quello connesso con il numero delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie ordinarie» è la raccomandazione di Maria Teresa Polito.  «Il periodo del Covid ha segnato profondi ritardi negli interventi di prevenzione, soprattutto nell’ambito degli screening oncologici, con pesanti conseguenze sull’accertamento tempestivo di tali patologie, accentuando ancora di più le diseguaglianze fra i cittadini bisognosi di cure». Per quanto riguarda la sanità, la magistratura contabile rileva nel triennio 2019/2021 un continuo e progressivo incremento della spesa sanitaria che passa da oltre 8,8 mld del 2019 a 9,2 mld nel 2020 con un incremento del 4% fino a raggiungere i 9,4 mld nel 2021, con un ulteriore incremento del 2%. «Al contrario la spesa d’investimento del settore sanitario – evidenzia la Corte – progressivamente si riduce, passando dai 245 mln del 2019 ai 103 nel 2020 fino ad appena 10 mln nel 2021 con una riduzione dell’89% rispetto al 2020 e del 95% rispetto al 2019».

Pochi i posti nelle terapie intensive

A proposito dell’emergenza Covid, la Corte evidenzia che «dei 299 posti previsti in terapia intensiva ne sono stati realizzati 68 mentre dei 305 in terapia semintensiva ne sono stati realizzati 117», mentre «per quanto riguarda gli interventi di adeguamento dei Pronto soccorso, in molti casi se ne rileva la mancata conclusione e la previsione di una data di ultimazione molto lontana» . Infine, in tema di edilizia sanitaria la Corte osserva che «escludendo l’ospedale di Verduno per nessuna delle opere programmate risulta avviata la fase della concreta realizzazione» segnala come «anche per l’esercizio 2021 si evidenzia l’inadeguatezza delle strutture ospedalieri piemontesi» e conclude indicando «la necessità di potenziare la rete ospedaliera attraverso la realizzazione di nuove strutture e il mantenimento di quelle esistenti in condizioni di piena funzionalità, accelerando i tempi di esecuzione delle nuove opere ed effettuando i necessari interventi di manutenzione e ammodernamento».

 

27 Luglio 2022
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